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Cronaca Via Brescia

Va in fiamme nella notte l'auto della madre dei fratelli Polimeno

Il rogo spento dai pompieri. Non ci sono chiari segni di dolo, ma gli investigatori sono all'erta. Salvatore Andrea è accusato dell'omicidio Spalluto. Il fratello Alessandro è da poco libero, dopo un periodo in cella per droga

 

Lecce – Erano le 23 circa di notte, quando s’è avvertita un’esplosione nella zona 167 di Lecce. Era stata prodotta, a quanto pare, dalla batteria di un’auto posteggiata davanti ad alcune palazzine di via Brescia. Un’auto andata in fiamme, e ormai inutilizzabile.

Non è certo del primo episodio, in città, ma la questione ha destato l’attenzione degli investigatori, per via della proprietaria del mezzo. Si tratta, infatti, del veicolo intestato ad Olimpia Pezzuto, la madre dei fratelli Salvatore Andrea e Alessandro Polimeno, e in uso alla famiglia. Per la precisione, una Fiat Grande Punto bianca.

Il primo, come noto, è incriminato e al momento detenuto, in attesa del processo, perché ritenuto il killer del giovane operaio di Surbo Valentino Spalluto, freddato, secondo le indagini della squadra mobile di Lecce, per mero errore, nell’area “LecceFiere”di piazza Palio, dove si stavano allestendo i ponteggi per il concerto di Laura Pausini: l’obiettivo, per la polizia, doveva essere un giovane a lui somigliante, e con cui Salvatore Andrea Polimeno avrebbe avuto alcuni screzi per questioni legate alla cessione di droga. Era il 2 agosto scorso, quando furono esplosi i colpi letali, seguiti da una fuga in scooter. Per la polizia, un inconfondibile Scarabeo giallo.

Alessandro Polimeno, invece, solo all’inizio era stato vagamente sospettato dell’omicidio. La sua posizione da questo punto di vista, si era però subito chiarita. In arresto, quest’ultimo, c’era comunque finito perché, nell’ambito delle indagini avviate proprio per far luce sul terribile assassinio, in casa, la polizia aveva trovato 40 grammi di marijuana, accusandolo di detenzione ai fini di spaccio, sebbene lui si fosse difeso, sostenendo che fossero per uso personale. Il giovane è tornato in libertà proprio l’altro ieri, non sussistendo più le esigenze cautelari.

Ma quale legame ci può essere fra quest’incendio e tutta la vicenda, nel suo complesso? Difficile al momento sbilanciarsi in ipotesi, perché bisognerebbe, innanzitutto, stabilire se vi sia dolo. I vigili del fuoco, giunti con una squadra sul posto, hanno spento le fiamme e non sembra che abbiano trovato quei classici, chiari elementi, che possano indirizzare l’indagine da un lato, piuttosto che dall’altro. Sul posto si è recata anche una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile di Lecce. Sono proprio i militari ad avere in mano l’indagine su quest’episodio. E’ stata comunque avvisata la squadra mobile della questura, considerato che ha in mano le inchieste su entrambi i fratelli.  

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