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Cronaca

Offese via social a Mattarella, si allarga l'inchiesta partita ad agosto da Lecce

Altri undici indagati in tutta Italia. Alcuni gravitano in ambienti di estrema destra. Spicca persino un docente universitario

ROMA – Ci sono impiegati, professionisti, persino un docente universitario fra gli undici indagati della Procura di Roma, nell’ambito di un’inchiesta che già nell’agosto dell’anno scorso aveva portato i carabinieri del Ros di Roma sulle tracce di un 46enne residente nella provincia di Lecce, molto attivo su Twitter. Al centro di tutto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e le offese da lui ricevute attraverso piattaforme social.

Non si tratta di episodi sporadici e che potrebbero lasciare il tempo che trovano, ma reiterati nel tempo. E potrebbe persino delinearsi una regia, visto che ci sarebbe una vera e propria rete e che almeno alcuni fra gli indagati, di sicuro tre dei più recenti perquisiti, graviterebbero in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista. Non solo. Un professore universitario di 53 anni è risultato persino in collegamento con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte, simile a Facebook.

Si allarga, dunque, l’inchiesta che aveva preso le prime mosse proprio da Lecce e oggi, il Ros di Roma, con il supporto dei comandi provinciali della stessa Capitale, oltre che di Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania, ha eseguito due distinti decreti di perquisizione a carico di undici persone. I reati contestati sono quello di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere.

Le perquisizioni, dunque, rientrano in un più ampio approfondimento che la Procura della Repubblica di Roma sta svolgendo da tempo con il Reparto anticrimine che già nello scorso agosto, come detto, aveva eseguito un analogo provvedimento nei confronti del 46enne salentino. Le investigazioni più recenti hanno consentito di rilevare la diffusione nel web di più condotte offensive nei confronti di Mattarella, che sarebbero il frutto di un’elaborata strategia di aggressione alle più alte istituzioni del Paese.

Numerosi sono stati i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati dal Ros tra l’aprile del 2020 e il febbraio scorso, anche grazie all’impiego del Reparto indagini telematiche, unità specializzata nelle investigazioni telematiche e web, che ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social dei soggetti coinvolti, i quali sono in un’età compresa tra i 44 e i 65 anni. Numerosi i sistemi e gli apparati informatici finiti sotto sequestro.

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