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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Legalità e prevenzione su strada. La polizia accorcia le distanze con i ragazzi

Tre i progetti cui hanno partecipato numerose scuole della provincia: "peer education", rivolto ai comportamenti di guida; "buono a sapersi" sui reati informatici; "educazione alla legalità" per promuovere il rispetto delle regole

LECCE – Da piccoli, spesso, si giocava a calcio senza arbitro. Ma l’ingresso nel mondo degli adulti comporta una convivenza fondata sul rispetto delle regole. “L’ideale è rappresentato da una società priva di tutori dell’ordine, perché il rispetto per i fondamenti della società civile è un valore in sé, da trasmettere, e non può essere dettato dalla sola paura della sanzione”. Le parole del questore di Lecce, Vincenzo Carella, sono rivolte ai ragazzi che oggi affollano i locali della polizia di Stato.

Giovanissimi provenienti dagli istituti scolastici di tutta la provincia che hanno partecipato ai tre progetti promossi dalle forze dell’ordine, volti alla diffusione della cultura della legalità e della prevenzione. I più piccoli, studenti della scuola primaria e secondaria, hanno esposto con soddisfazione i propri elaborati artistici sul tema. I più grandi hanno ricevuto, dalle mani del questore, un attestato che vale come credito formativo.

I tre progetti sono stati presentati in chiusura di anno scolastico, per tracciare un bilancio finale reso positivo dalla grande partecipazione e dall’entusiasmo dei ragazzi.

E la parola d’ordine, questa volta, non è stata repressione ma condivisione. “Abbiamo viaggiato in direzione inversa”, ha spiegato la dirigente della polizia stradale di Lecce, Lucia Tondo, promotrice anche del progetto “peer education”.

L’obiettivo è stato quello di rieducare i giovani ad una guida attenta sulle strade, promuovendo il valore assoluto della vita (e quello civico del rispetto degli altri), anziché puntare sullo spauracchio della sanzione amministrativa o penale.

Anche in questo caso la sezione della polizia stradale ha voluto accorciare le distanze, promuovendo otto incontri settimanali con una ventina di ragazzi scelti tra il liceo scientifico “Banzi”di Lecce, il classico “Capece” di Maglie, gli istituti Calasso, De Ledda, Fermi, Scarambone di Lecce, l’istituto Isa di Poggiardo, “LaPorta” e “Falcone” di Galatina

Gli studenti, che hanno seguito un corso di formazione sulle condotte di guida corrette, sono diventati a loro volta formatori dei propri compagni d’istituto, comunicando in forma spontanea quanto appreso.

L'incontro con gli studenti

Il risultato è stato più che soddisfacente: “Non ci chiedevano più quanto si può arrivare a bere per evitare il sequestro del mezzo e della patente, ma hanno compreso che allacciare le cinture è un gesto d’amore verso se stessi e verso gli altri”, ha aggiunto la dirigente Tundo. Sperando di arrivare, per vie traverse, a formare l’educazione stradale degli adulti: primi promotori dei comportamenti scorretti.

Molte scuole elementari hanno effettuato delle visite guidate in questura e, tra le scuole medie che da anni seguono un percorso educativo sulla legalità, vi sono l’istituto di Aradeo, l’“Ascanio Grandi” di Lecce, la scuola di Lizzanello ed il “Galateo” di Lecce che hanno coinvolto gli studenti nell’elaborazione di alcuni disegni a tema.

I funzionari dell’ ufficio sono stati anche ospiti del liceo scientifico “Da Vinci” di Maglie per un incontro sulla sicurezza stradale e del liceo classico “Capece” di Maglie per un incontro sul lavoro nella polizia di Stato.

Il secondo progetto “buono a sapersi”, promosso dal ministero dell’Interno, in collaborazione con la polizia postale e delle telecomunicazioni, era rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e si è articolato su un incontro mensile presso vari istituti del capoluogo e della provincia.

I “nativi del web”, spesso sprovveduti in rete, rischiano frequentemente di incappare in reati dettati dalla scarsa informazione e dalla superficialità: violazione della privacy, truffa, cyberbullismo, danneggiamento e furto della proprietà intellettuale, la diffusione senza autorizzazione di immagini altrui o la diffamazione sul web.

La polizia postale di Lecce ha organizzato 12 incontri con le scuole, due convegni ed una partecipazione alla giornata della cultura a Maglie e numerosi incontri anche con le famiglie degli studenti. Perché spesso sono proprio i genitori, ad incontrare le maggiori difficoltà di fronte allo sconosciuto mezzo informatico, venendo meno alla doverosa funzione di controllo.

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