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Cronaca Castrignano del Capo

Motoveliero in avaria in alto mare, soccorsi 67 migranti a bordo

La guardia costiera ha trainato l'imbarcazione nel porto di Santa Maria di Leuca, dopo averla intercettata a circa 14 miglia dal litorale salentino. L'approdo avvenuto in serata

SANTA MARIA DI LEUCA – Sono 67 i migranti sbarcati questa sera nel porto di Leuca, dopo essere stati soccorsi da una motovedetta della guardia costiera. Il rintraccio di un motoveliero in avaria, a circa 14 miglia dalla costa salentina, è avvenuto nel pomeriggio.

Sono stati, in particolare, i militari di una motovedetta di stanza proprio a Santa Maria di Leuca a farsi carico della richiesta di soccorso giunta dal mare aperto e a trovare l’imbarcazione, con i migranti stipati a bordo del natante e bloccati, mentre si rischiava che sopraggiungesse l’oscurità a complicare la situazione, specie in considerazione delle condizioni meteorologiche già difficili (mare 3/4 da nord, vento 4 da nord), e persino in peggioramento fino a rischiare di divenire proibitive.

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Nel dettaglio, la Capitaneria di Gallipoli è stata avvisata tramite una telefonata pervenuta da un telefono cellulare e la sala operativa ha subito smistato la richiesta verso i colleghi dell'area del Capo. È quindi partita alla volta del punto segnalato la motovedetta Cp 886 dell’ufficio locale marittimo di Santa Maria di Leuca e alla fine, il veliero, lungo una quindicina di metri, è stato agganciato e trainato in porto, arrivandovi verso le 21. Ma l’operazione è stata tutt’altro che semplice.

Video | Le fasi del salvataggio

2af42a9b-505d-4792-8eb4-10381d2072f1-2Proprio per le condizioni atmosferiche, tenuto conto del previsto (e praticamente già in atto) peggioramento, sono state inviate in supporto anche le motovedette Cp 332 dell’ufficio circondariale marittimo di Otranto e Cp 766, quest'ultima sempre da Leuca, richiedendo anche la collaborazione di una nave mercantile di passaggio.

Ad attendere i migranti sul molo c’erano gli operatori della Croce rossa italiana per i primi soccorsi, i medici Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) dipendenti dal ministero della Salute e le forze dell'ordine. Le indagini saranno seguite, come da prassi, dal pool antimmigrazione clandestina della Procura di Lecce che dovrà individuare anche gli eventuali scafisti. 

Nel gruppo anche molti minori

Per quanto riguarda il gruppo, che sarà smistato verso il centro di prima accoglienza presso Masseria Ghermi, a Lecce (dopo il fotosegnalamento al Don Tonino Bello di Otranto), è composto da 40 uomini, 11 donne, 15 minori maschi (di cui 10 non accompagnati) e una sola minorenne di sesso femminile. Circa le nazionalità, il gruppo più folto è composto da afgani (34) e da palestinesi (15). Poi, sette egiziani, cinque siriani, due iraniani, due turchi e due iracheni.   

Secondo sbarco in arrivo

La barca è stata sequestrata, ma le operazioni non finiscono qui. È stata segnalata, infatti, una seconda imbarcazione e se inizialmente non vi era certezza assoluta di dove fosse diretta (si poteva supporre anche verso le coste calabresi) le ricerche sono culminate con il rintraccio nelle acque antistanti il Salento. L'arrivo è previsto a notte fonda, sempre nel porto di Leuca.

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