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Cronaca Andrano

Livelli di radioattività nel comune di Andrano, la Procura: "allarme ingiustificato"

Nessun allarme ma solo controlli approfonditi per scongiurare ogni dubbio e ogni ipotesi di inquinamento. La Procura della Repubblica di Lecce, in un comunicato ufficiale, parla di allarme ingiustificato riguardo ai livelli di radioattività nel comune di Andrano

LECCE – Nessun allarme ma solo controlli approfonditi per scongiurare ogni dubbio e ogni ipotesi di inquinamento. La Procura della Repubblica di Lecce, in un comunicato ufficiale, parla di allarme ingiustificato riguardo ai livelli di radioattività nel comune di Andrano, “in quanto i rilievi hanno consentito di accertare che il livello di radioattività è inferiore al limite di 1 microsievert/h che costituisce il livello minimo di pericolo per la salute”.

“Inoltre – si legge nella nota, a firma del procuratore Cataldo Motta – non è stata riscontrata alcuna presenza di radionuclidi gamma emettitori di origine artificiale, riconducibili a sorgenti radioattive utilizzate nell’industria o nel settore ospedaliero: il che rende verosimile che il fenomeno sia naturale e derivi dalle caratteristiche intrinseche del terreno”. Un’ipotesi avvalorata anche dalla valutazione del Ministero dell’Ambiente, che fa riferimento alla conformazione carsica dei campi presi in esame.

La magistratura vuole comunque che siano eseguiti tutti i controlli del caso e nei prossimi giorni affiderà a “consulenti di specifica esperienza provvederanno ai campionamenti, anche con sondaggi in profondità e con l’uso di apposite apparecchiature”. Inoltre, “a giorni saranno completate le indagini anche su eventuali presenze di rifiuti segnalate dai report dei voli aerei dei carabinieri e della guardia di finanza”. Controlli che “devono costituire per i cittadini elemento di fiducia e di tranquillità piuttosto che fonte di allarmismo”.

Valori dunque tutto sommato nella norma. Bati pensare, infatti, che mangiare una banana equivale a 0,1 microsievert, mentre la quantità di radiazioni naturalmente presente nel corpo umano si aggira intorno agli 0,4 microsievert e una radiografia al petto corrisponde a 100 microsievert circa. Valori su cui, ovviamente, va considerato il tempo di esposizione.

Sul caso è intervenuto anche l’onorevole di Forza Italia Rocco Palese: “L'allarme sulla presenza di uranio e cesio nel sottosuolo salentino, e in particolare nella zona del Capo di Leuca, merita non soltanto attenzione e cautela, ma anche serissimi approfondimenti per capire se davvero dipenda dalla presenza di rifiuti tossici come da tempo si ipotizza. È anche opportuno che sia la Regione sia il Governo nazionale avviino sin d'ora le procedure per stanziare fondi da destinare alle bonifiche”.

“Non è la prima volta – conclude il politico salentino – che il Basso Salento è oggetto di questi allarmi sulla presenza di rifiuti tossici tombati. La salute pubblica dev'essere tutelata e garantita sia in questa fase di controlli sia in quella successiva delle urgenti ed indispensabili bonifiche. È quindi opportuno che Regione e Governo si muovano e reperiscano i fondi necessari”.

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