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Cronaca Nardò

Mammografo, colpo di scena. Risi annuncia: "Presto attivo a Nardò"

Dopo la decisione della Asl di trasferire lo strumento a Lecce incontro urgente tra Emiliano e Risi che annuncia: "Presto attivato al Sambiasi". L'ipotesi accorpamento fa insorgere il comitato pro Santa Caterina Novella

NARDO’ – Al termine di un incontro tra il presidente della Regione, Michele Emiliano e il sindaco di Nardò, Marcello Risi, è stato concordato che il mammografo resta a Nardò e non sarà portato a Lecce.

Le ragioni del trasferimento erano state spiegate ieri dal commissario straordinario della Asl, Silvana Melli, provocando l’immediata reazione del primo cittadino neretino che già questa mattina ha avuto un confronto con il governatore, a quanto pare dall’esito rassicurante, almeno secondo la nota stampa diramata successivamente.

Risi ha chiesto non solo di fermare la decisione dei vertici aziendali, ma anche la pronta attivazione del mammografo “per renderlo pienamente e immediatamente operativo e a disposizione delle tante donne che necessitano di essere sottoposte ai controlli e agli esami di prevenzione.  Con il sindaco c’erano anche il consigliere regionale, Ernesto Abaterusso, il vice sindaco Carlo Falangone e i consiglieri comunali Paolo Maccagnano e Roberto My.

Le anticipazioni sul nuovo piano di riordino stanno causando molteplici contrapposizioni tra realtà territoriali: un caso è quello del presidio ospedaliero di Galatina che dovrebbe essere accorpato all'ospedale di Copertino. Lo scenario non piace affatto al comitato sorto a difesa del Santa Caterina Novella che rivendica l’efficienza della struttura e la capacità di rispondere meglio dell’altra ai requisiti imposti dall’ultimo decreto ministeriale.

“L'ospedale di Galatina – spiega il responsabile Piero Masciullo - oggi dispone di 250 posti letto funzionati in un contesto in cui gli spazi di degenza disponibili sono utilizzati appena al 60 per cento. Se portato a pieno regime e opportunamente utilizzato potrebbe ospitare almeno 120 posti letto  altri portando l'ospedale ad una dotazione di circa 370 posti letto di degenza, parametro imposto dal decreto ministeriale numero 70 del 2015”.

Secondo il comitato galatinese il presidio di Copertino, invece, “attualmente risulta dotato di circa 160 posti letto e non sarebbe in grado di ospitare nemmeno il reparto di lungodegenza, che permane ubicato nel distretto di Nardò, sede dell'ex ospedale”.

Masciullo ha quindi rivolto un invito al sindaco dimissionario, Cosimo Montagna, a tornare nel pieno esercizio delle sue funzioni per difendere il nosocomio galatinese.

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