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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Melendugno

Cade mentre spegne il rogo, fratture a braccio e bacino per un vigile del fuoco

È successo ieri. Un 52enne di Melendugno, in forza al distaccamento di Maglie, stava lavorando allo spegnimento fra un uliveto e alcune sterpaglie

LECCE – È un momento assolutamente nero per i vigili del fuoco salentini. Non bastassero i roghi che stanno devastando le campagne e che costringono a interventi senza soluzione di continuità, di giorno come di notte, forse mai come quest’anno ci si stanno mettendo di mezzo anche gli infortuni.

Se sabato scorso, a Uggiano La Chiesa, durante un sopralluogo a seguito di una fuga di gas in un bed & breakfast, un vigile del fuoco di Lecce ha riportato bruciature a un braccio che l’hanno costretto a farsi medicare presso il reparto specializzato dell’ospedale “Perrino” di Brindisi (ferito era rimasto nello scoppio anche un cliente della struttura), ieri pomeriggio un incidente piuttosto serio è capitato a un altro operatore, mentre era in pieno lavoro con i colleghi per cercare di domare il solito incendio, divampato questa volta in una campagna nell’area fra Matino e Casarano, che ha coinvolto sterpaglie e uliveti.

Il vigile del fuoco è un 52enne di Melendugno, in forza al distaccamento di Maglie che si è fratturato un braccio e il bacino dopo una brutta caduta. Era impegnato, in particolare, nello spegnimento del rogo che aveva colpito un ulivo; dato che il tronco stava ardendo dall’interno, l’operatore era probabilmente intento a cercare il punto esatto da cui far passare il gettito d’acqua con l’idrante, quando deve aver perso l’equilibrio, cadendo malamente su un punto roccioso, con l’avambraccio dietro la schiena. Insomma, arto fratturato e lesione anche al bacino che, anzi, proprio il braccio ha forse salvato da peggiori conseguenze, attutendo l’urto.

Il vigile del fuoco è stato subito soccorso e trasportato presso l’ospedale “Ferrari” di Casarano. È al momento ancora ricoverato in Ortopedia e non è escluso che possa essere anche sottoposto a un intervento chirurgico.

Il 27 giugno scorso, un altro vigile del fuoco si era procurato ferite, per fortuna lievi, soccorrendo alcuni automobilisti dopo un incidente avvenuto sulla strada provinciale che collega Veglie a Torre Lapillo, marina di Porto Cesareo. E tanti altri infortuni, sicuramente, si sono già verificati in queste travagliarte settimane, senza arrivare alle cronache. I rischi del mestiere, si dirà. Già, ma fra turni estenuanti, con personale e mezzi da sempre in numero inferiore rispetto alle necessità del territorio, nello stress e nella stanchezza si possono forse intravedere delle concause.  

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