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Lunedì, 29 Aprile 2024
Storia a lieto fine nel Bolognese / Copertino

Minaccia di lanciarsi da un ponte, poliziotto salentino la contatta e le salva la vita

L’episodio nella serata di martedì a Castel San Pietro: la giovane minacciava il suicidio per una delusione amorosa. L’agente della polfer, originario di Copertino, è riuscito a dissuaderla convincendola a tornare a casa

BOLOGNA/COPERTINO – Minaccia di lanciarsi da un ponte ferroviario, ma grazie al pronto intervento e all’azione persuasiva di un giovane agente salentino della polizia ferroviaria, la  situazione si risolve con un lieto fine.

La storia è accaduta qualche giorno addietro e rimbalza dall’Emilia Romagna, ed ha visto protagonista un giovane agente della Polfer del compartimento emiliano, Giovanni Lezzi, 22 anni, originario di Copertino, che la sera di martedì 23 gennaio ha convinto una ragazza a non gettarsi dal cavalcavia sovrastante i binari sul quale era salita, minacciando di volersi togliere la vita.

All’origine del gesto disperato, evitato in tempo, sembra ci fossero delle vicende sentimentali legate ad una recente delusione amorosa.

L'agente della Polfer Giovanni Lezzi

Come ricostruito anche da BolognaToday, il fatto si è registrato a Castel San Pietro, quando verso le 22,30 di martedì, i carabinieri del posto hanno ricevuto una chiamata da parte di un ragazzo, che riferiva di essere in contatto telefonico con una sua amica, una ragazza di una ventina d’anni, la quale era salita su un cavalcavia dal quale minacciava di gettarsi.

I militari hanno quindi subito contattato la sede operativa della polfer bolognese. Alla chiamata ha  risposto Giovanni Lezzi, in forze da circa un anno e mezzo nella centrale operativa compartimentale, che compresa la gravità della situazione ha subito diramato l’ordine ai referenti ferroviari di interrompere la circolazione dei treni.

L’agente salentino, tramite l’amico che aveva fornito la segnalazione ai carabinieri, si è procurato il numero del cellulare della ragazza che ha poi contattato direttamente al telefono. La giovane ha riposto alla chiamata ed ha interloquito per oltre una decina di minuti, con l’agente. Il poliziotto è riuscito quindi a rassicurare la ragazza e a convincerla a far ritorno a casa, facendole capire l’importanza della vita e conquistando la sua fiducia.

Terminata la chiamata, Lezzi ha poi ricontatto i carabinieri chiedendo di verificare che la ragazza fosse poi effettivamente tornata nella sua abitazione. Circostanza confermata poco dopo dal controllo dei militari. La 20enne ha ringraziato l’agente e i militari, scusandosi per quanto accaduto.

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