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Cronaca

Oltre tre chili e mezzo di eroina, Sterlicchio al giudice: “Dovevo custodirli solo per qualche giorno”

Convalidato l’arresto nel carcere di “Borgo San Nicola” per il 56enne leccese arrestato quattro giorni fa, dopo le perquisizioni nella sua abitazione e nel locale ritenuto a lui riconducibile

LECCE - Trascorrerà il Natale in carcere, dove è finito quattro giorni fa per la detenzione di oltre tre chili e mezzo di eroina, e di armi, Michele Sterlicchio, 56enne di Lecce. Durante l’interrogatorio che si è tenuto ieri mattina davanti al giudice Michele Toriello, e alla presenza dell’avvocato difensore Panataleo Cannoletta, non si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ciononostante di risposte ne ha fornite davvero poche. “Dovevo custodirla solo per qualche giorno”, si sarebbe limitato a dichiarare in merito alla droga, senza aggiungere altro.

In casa dell’uomo, già ai domiciliari e noto per il suo coinvolgimento nell’operazione "Labirinto" che si è chiusa con la sua condanna (confermata in appello) a dieci anni e 4 mesi di reclusione, gli agenti erano entrati, dubitando del fatto che avesse avviato un’attività di spaccio sia presso il proprio domicilio, sia in una attività commerciale e di ristorazione a lui riconducibile, ovvero la “Nuova Stella Artois” a San Cataldo, marina di Lecce.

Durante la perquisizione in casa, nel salone, all’interno di un fodero di colore verde, erano stati trovati una carabina ad aria compressa calibro 4,5; un carnet da dieci assegni bancari, quasi tutti firmati in bianco dall’intestatario del conto (una persona diversa da Sterlicchio), più documentazione cartacea dell’attività commerciale “Nuova Stella Artois” e uno smartphone dualsim.

In giardino, in uno sgabuzzino, erano spuntati un’altra carabina ad aria compressa calibro 4,5, un mirino ottico di precisione, un bilancino di precisione, un Dvr e soprattutto, su di uno scaffale al riparo di una tettoia, sette panetti confezionati da nastro adesivo isolante del tipo da imballaggio per 3 chili e 595 grammi eroina. E ancora, sulla terrazza dell’abitazione, in un altro sgabuzzino, c’erano due buste con polvere bianca, presumibilmente utilizzata come sostanza da taglio, altri due smartphone dualsim e soldi suddivisi in banconote di vario taglio per un totale di 745 euro.

Nel locale, e in un altro stabile nelle vicinanze, utilizzato come deposito per lo stesso esercizio commerciale, in un contenitore usato di solito per la conservazione della pasta di pizza, era stata nascosta una busta di plastica contenente: un proiettile 7,62 Winchester, nove proiettili 7,65, quattro calibro 45 Acp Gfl con ogiva di color rame, sei calibro 45 Acp Gfl con ogiva di color oro, dieci calibro 45 Acp Gfl con ogiva concava, più un altro Dvr con alimentatore annesso del locale.

Tutto il materiale era stato sequestrato e Sterlicchio era stato trasferito in carcere, misura questa convalidata dal giudice Toriello, al termine dell’interrogatorio.

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