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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Zollino

Notte della Taranta, prove aperte con Gualazzi e un nuovo ospite: Gerry Leonard

Nella sala prove a Zollino il maestro concertatore della ventesima edizione ha svelato il nome di un altro big in arrivo, il chitarrista di David Bowie

ZOLLINO – Se il suo viso non fosse noto, sembrerebbe uno dei componenti dell’orchestra che sta ponendo le basi della ventesima edizione della Notte della Taranta.

Raphael Gualazzi, in camicia e pantaloncini estivi, quasi non si vede entrando nella sala prove di Zollino, seminascosto com’è dalla tastiera e dal microfono. Il 36enne originario di Urbino è al lavoro con gli artisti che gli stanno aprendo la strada verso un mondo che non conosceva fino a poco tempo addietro, ma del quale avverte ogni giorno di più suggestioni tipiche di universi a lui noti, come il blues.

Questa mattina per una mezz’ora è stato consentito l’accesso ai giornalisti, ai fotografi e agli operatori: Gualazzi ha fatto ascoltare due arrangiamenti – Pizzica degli Ucci (guarda il video) e Nazzu Nazzu – per poi rispondere alle domande alle quali ha risposto con molto garbo, dimostrando semplicità e complicità proprio come aveva fatto Carmen Consoli nella scorsa edizione.

E il primo pensiero di Gualazzi è proprio per i suoi compagni di viaggio: “Un’orchestra splendida, sia umanamente che musicalmente. Devo dire che ci sono grandi stimoli in questa preparazione, abbiamo già fatto un lavoro prodromico di arrangiamento e siamo partiti avvantaggiati con le strutture musicali che arricchiamo sul campo sia con l’esperienza del direttore artistico, Daniele Durante, e dei musicisti”.

Quale sarà la sua impronta sulla manifestazione è ancora presto per dirlo, ma di certo Gualazzi sa dove vuole arrivare: “Io ho sempre avuto un approccio eclettico quindi non solamente jazz ma molti generi affini al mondo afroamericano, come qualche colore del gospel, del blues, qualche nota del New Orleans Sound sia a livello ritmico che armonico che di fraseggi. Poi dipende dalla natura del brano che richiede sempre un certo tipo di arrangiamento, di lettura anche perché c’è una grande vicinanza tra il blues e la musica popolare salentina, alcune volte persino nelle tematiche: leggendo i testi dei brani, uno mi ricordava la work song Berta Berta cantata dagli schiavi nei campi di lavoro che in un passaggio dice: quando ti devi sposare, ti devi sposare con qualcuno che abbia una certa dote, non con un fallito o con un pover’uomo. Ci sono molte similitudini. Come anche la ripetizione della seconda parte del verso, tipica del blues, la famosa terza neutra che è la nota blues nel blues”.

L’incontro è stato anche l’occasione per aggiungere un nome all’elenco degli ospiti stranieri: ci sarà anche Gerry Leonard, chitarrista con David Bowie, oltra a Tim Ries, sassofonista con i Rolling Stones, alla cantautrice Suzanne Vega e al percussionista Pedrito Martinez.

E proprio a loro si sta dedicando in questi giorni Gualazzi, che però ha anticipato di voler cantare sul palco di Melpignano in dialetto: “Ci siamo concentrati sui brani degli ospiti perché vogliamo essere sicuri che si trovino a loro agio. Non è da escluso che cantino anche loro brani ma solo se sarà funzionale al tema principale, che quest’anno è la pace: alcune scelte potrebbero essere in funzione di questo”.

Porte aperte: il maestro concertatore e l'orchestra

Gualazzi ha raccontato anche come ha reagito alla proposta di dirigere la Notte della Taranta: “Non ho avuto alcun tentennamento. Sono stato da subito onorato di questo incarico che reputo formativo, stimolante e bellissimo dal punto di vista artistico. Il contatto con la musica popolare è qualcosa che devi affrontare dal punto di vista emotivo prima ancora che razionale, altrimenti non può funzionare questo matrimonio. Daremo tutto quello che abbiamo per far divertire tutte le persone che verranno alla Notte della Taranta”.

Quando infine gli è stato chiesto se avverte la pressione legata al fatto di dirigere un’edizione comunque storica della manifestazione, ha risposto con grande serenità: “Più che responsabilità sento una grande energia che metterò nel lavoro che sto facendo. Quando una persona ama la musica e rispetta la persone che gli stanno intorno, tutto il resto viene da sé”. 

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