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Cronaca

Rapinatori traditi da facebook: condanne per oltre 13 anni

Inflitti sei anni e 8 mesi a testa ai due banditi seriali Arena e Viti. Il verdetto emesso oggi dal giudice Maritati nel processo col rito abbreviato

LECCE - E’ di 6 anni e 8 mesi la pena inflitta ai due banditi che nel giro di pochi giorni misero a segno tre rapine e ai quali gli investigatori riuscirono a risalire anche attraverso la pubblicazione di foto compromettenti su facebook. In particolare, quella del sopralluogo in uno degli esercizi da colpire.

Stiamo parlando di Luigi Antonio Arena, 43 anni, di Cutrofiano, e Alessio Viti, di 25, residente a Galatina, imputati nel processo con il rito abbreviato discusso in mattinata dinanzi al giudice Alcide Maritati. Proprio oggi, i due imputati hanno confessato le azioni contestate nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Giovanni Gallo (ed eseguita nell’ottobre 2017), senza tuttavia riuscire ad ottenere l’attenuante della collaborazione.

La prima rapina è del 31 maggio 2017, ai danni della stazione di servizio Q8 di Galatina, dove Arena e Viti fecero irruzione a volto coperto e armati di pistola, costringendo un dipendente a consegnare circa 900 euro e numerosi “gratta e vinci”. La seconda, il 21 giugno, nel bar “Link&Coffe” di Soleto, fruttò appena dieci euro. Questa la somma custodita nel borsello strappato alla barista che riuscì a sfilare il passamontagna al malvivente, poi identificato in Arena. Le indagini accertarono che il complice entrò poco prima per un sopralluogo.

Tre giorni dopo, ad essere preso di mira fu il bar dell’area di servizio Eni, sulla Maglie-Otranto, dove i due riuscirono a impossessarsi di 2mila e 700 euro, e di “gratta e vinci” per un valore di circa 2mila.

Gli imputati erano difesi dagli avvocati Mario Stefanizzi e Fabio Lazzari.

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