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Cronaca Via Miglietta

Trattative in Sanitaservice, lavoratori più vicini al full time

Recuperare ore da destinare alla società in house, attraverso l'internalizzazione dei servizi esterni e dal personale in pensione. Questo l'esito del tavolo tecnico presso la Asl

LECCE - Continuano le trattative in casa Asl, per l'aumento del monte ore ai lavoratori di Sanitaservice. Oggi, un nuovo tavolo tecnico presso il polo didattico dell'Azienda sanitaria locale, in via Miglietta, con il direttore amministrativo della Asl di Lecce, Vito Gigante, il nuovo amministratore unico della società in house, Luigi De Santis e i sindacati, ha aperto nuovi spiragli per il graduale passaggio dei 680 assunti il primo maggio, dal part-time attuale fino al tempo pieno.

Dario Cagnazzo, segretario Fsi, riporta i numeri su cui si gioca la scommessa del full time (così come previsto dalla clausola sociale, che imponeva l'assunzione alle medesime condizioni lavorative): attualmente, il fabbisogno totale di ore mensili necessarie alla Asl, sarebbe di 81 mila.
 
Considerato il part time che si attesta sulle 15, 18 ore settimanali, mancano all'appello 7 mila ore che comunque non centrano l'obiettivo del tempo pieno per tutti, vale a dire 123 ore totali di lavoro al mese. Quella lacuna, potrebbe essere colmata in vari modi: internalizzando i servizi attualmente appaltati (come la pulizia delle aree comuni, la manutenzione del verde e la disinfestazione), e redistribuendo gli incarichi di un centinaio di ausiliari andati in pensione, non reintegrabili per effetto del blocco del turn over.
 
Una terza strada, sarebbe quella di omogeneizzare il servizio tra la Asl Lecce/1 e la Asl Lecce/2. Fino a questo momento, spiegano Cagnazzo e Gianni Palazzo della Usb, si è verificato che il servizio di pulizia nella Asl Lecce/1 comprendesse tutti i livelli di rischio, mentre presso Lecce/ 2 le ditte esterne non provvedevano alle pulizie ad "alto rischio", come quelle delle sale operatorie. Alcuni lavoratori di Sanitaservice hanno provveduto a colmare questo vuoto, ma "impropriamente": il servizio può essere affidato alla società in house, aggiungono i sindacalisti, a patto di destinare ore e somme aggiuntive.
 
Qualche altra ora, si potrebbe rosicchiare dall'appalto della vigilanza armata, così come proposto anche dal direttore generale della Asl, Valdo Mellone. l tavolo si riaggiornerà a breve, per un calcolo più preciso delle ore, delle unità necessarie e dei servizi da riorganizzare. Ma l'obiettivo del full time, non sembra più così lontano.
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