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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Castrignano del Capo

Primo sbarco dell'anno nel Salento: anche una donna incinta sul natante in alto mare

Una nave a 20 miglia marittime dal Capo di Leuca ha intercettato all'alba una barca in vetroresina. A bordo dodici persone, fra siriani in fuga dalla guerra e paschistani. Anche una donna al quarto mese di gravidanza, condotta in ospedale per accertamenti. I soccorsi di guardia costiera e finanzieri

SANTA MARIA DI LEUCA – Erano in balia delle onde da chissà quante ore, forse da giorni, probabilmente partiti da Grecia o Turchia e stipati a bordo di una barchetta in vetroresina rimasta in avaria al largo delle coste italiane. Sono dodici i migranti soccorsi alle prime luci dell’alba di oggi dai militari della capitaneria di porto e della guardia di finanza.

I primi ad avvistare gli stranieri infreddoliti e in difficoltà sono stati i marittimi a bordo di una nave di passaggio, la "Iryda", a circa 17 miglia marittime a sud-est di Santa Maria di Leuca. Undici sono uomini, adulti, la dodicesima persona è una donna incinta di quattro mesi.

Erano circa le 5,30 del mattino quando, presso la sala operativa della capitaneria di porto di Gallipoli, è giunta la chiamata da parte del comandante della nave. Grazie alle coordinate fornite, la motovedetta 886 della guardia costiera, di stanza a Leuca, ha potuto raggiungere in breve tempo i migranti in alto mare e fornire loro la prima assistenza.

Per il trasbordo s'è optato di dirigersi direttamente verso il porto di Otranto, la città in cui sorge il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello”. Tuttavia, è stato necessario anche l’intervento della guardia di finanza per agganciare l'imbarcazione e trainarla.

Sette delle persone trovate a bordo si sono dichiarate di provenienza siriana, in fuga dalla guerra civile che sta insanguinando il Paese. Gli altri sono sedicenti pachistani.

Qualche apprensione ha destato ovviamente la donna incinta, per la quale è stato necessario il trasporto in ospedale, presso il “Panico” di Tricase, ma soltanto per doverosi accertamenti. Le sue condizioni sono buone, così come quelle degli undici uomini, che sono stati rifocillati dai volontari del centro, in attesa delle operazioni d'identificaizone. 

Quello di oggi è il primo sbarco dell’anno nel Salento. L’ultimo episodio noto, infatti, risale al 21 dicembre scorso. In quell’occasione finanzieri e carabinieri recuperarono nei pressi di Porto Badisco trentanove persone. E con la Siria in fiamme, la sensazione è che ben presto altri natanti carichi di disperati si affacceranno lungo le coste salentine e meridionali in genere, nei prossimi mesi.     

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