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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Campi Salentina

Scippi seriali delle pensioni agli anziani, pena esecutiva: condotta in carcere

Vanessa Leone, 25enne di San Pancrazio Salentino, deve scontare due anni e otto mesi. Con un complice, seguivano e bloccavano le vittime uscite dagli uffici postali. Agivano fra Campi Salentina, Novoli, Trepuzzi e Carmiano. I carabinieri li arrestarono nel corso dell'operazione "Argento"

SAN PANCRAZIO SALENTINO – E’ diventata esecutiva la pena di Vanessa Leone, 25enne di San Pancrazio Salentino. Dovrà scontare due anni e otto mesi di carcere per rapina, furto e lesioni personali. Tutti reati avvenuti in provincia di Lecce.

Nell’ottobre del 2011 i carabinieri della compagnia di Campi Salentina arrestarono la donna e il suo presunto complice, Armando De Benedittis, oggi 43enne, di San Donaci, nel corso dell’operazione “Argento”.

L’indagine verteva su una sequenza impressionante di scippi ai danni di persone anziane. Tredici quelli denunciati dalle vittime. Nel corso degli accertamenti, i militari, comandati allora dal capitano Simone Puglisi, riuscirono ad affibbiare alla coppia quattro di quegli episodi, avvenuti fra Campi Salentina, Novoli, Trepuzzi e Carmiano, avendo in mano un sufficiente numero di prove per far scattare l’ordinanza di custodia cautelare.

L’arresto è stato eseguito su provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce. La sentenza, in abbreviato, era giunta nel giugno del 2012. La donna si trova reclusa da ieri pomeriggio nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce. Difesa dall’avvocato Ivan Feola, verrà presentata istanza per l’affidamento in comunità o presso i servizi sociali.

L’operazione fu ribattezzata “Argento” prendendo spunto dalla vernLEONE Vanessa-2ice della carrozzeria dell'auto impiegata per tallonare le vittime, una Seat Ibiza, ma anche per il colore dei capelli delle “prede”, anziani indifesi.

La coppia, dal brindisino, preferiva spostarsi verso i comuni del nord leccese per agire a volto scoperto, sapendo di non essere nota ai residenti. Il più delle volte, attendevano che le vittime prescelte uscissero da un ufficio postale (dopo avervi sostato loro stessi e studiato la persona da colpire), dopo aver prelevato la pensione, per aggredirle e rapinarle lungo la via del ritorno, nel momento ritenuto più opportuno. 

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