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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Spese con buoni comunali contraffatti, in tre rischiano il processo

Si svolgerà domani mattina l’udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio nei riguardi di due leccesi e di un uomo di Matino accusati di aver fatto acquisti per oltre 5mila euro con ticket contraffatti

LECCE - Avrebbero fatto acquisti con buoni spesa erogati dal Comune di Lecce per aiutare le famiglie in gravi difficoltà economiche dovute alla pandemia. Ma i ticket erano fasulli. Di questo dovranno rispondere tre persone domani nell’udienza preliminare che si discuterà davanti al giudice Sergio Tosi, sollecitato dalla Procura a disporre il rinvio a giudizio con le accuse di falsificazione di monete, parificazione di carte di pubblico credito alle monete, contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione, ricettazione, truffa e sostituzione di persona. Al banco degli imputati siederanno: Savio Attanasio, 42 anni, di Lecce, Giuseppe Bolognese, 49, di Lecce e Claudio Reho, 46, di Matino.

Stando alle indagini avviate dagli agenti della squadra mobile a seguito della denuncia sporta da alcuni negozianti, i tre, insieme ad altri individui (non identificati), nel maggio del 2020, avrebbero utilizzato ticket dal valore ciascuno di dieci euro per fare spese in diversi esercizi commerciali a Lecce, per un totale di oltre cinquemila euro, utilizzando l’identità di altre persone.

In particolare, il 7 maggio, sarebbero stati impiegati 14 buoni contraffatti presso il supermercato “Pam Express” di via Argento; l’8 maggio, 40 nell’“Md” di via Moricino, 10 in quello di via Merine, e altri 30 nell’“Md”, di via Cudazzo; il 9 maggio, 29 ticket nell’“Eurospin” di viale Rossini, altri 32 in quello di viale Aldo Moro e 28, nell’Eurospin di via Lequile; il 9 maggio, nel “Demar” in viale Aldo Moro sarebbero stati impiegati 15 buoni; l’11 maggio nell’“Eurospin” di via Pozzuolo, 18 buoni e altri 9 presso il supermercato “Eurospin” di via Moricino e 18 nel “Conad ex Ipermac” di viale Japigia.

Ma non finisce qui. Sempre nel mese di maggio, in diverse occasioni, sarebbero stati utilizzati: 77 buoni contraffatti nel supermercato “Pam Express” in via Argento; 17 nell’“Ipermac” di piazzale Sondrio e 63 in quello di viale della Libertà; 46, presso il supermercato “Conad” di piazzale Rudiae; 65 nel “Lidl” di viale della Repubblica.

Durante le perquisizioni nei riguardi degli indagati, furono trovati altri buoni fasulli e la carta d’identità di un uomo, utilizzata per gli acquisti, di cui era stata denunciata la scomparsa. Nell’ufficio di Bolognese, inoltre, gli agenti trovarono cinque proiettili di pistola calibro 6.35 mai denunciati. Per questo, nei suoi confronti, è contestata anche l’accusa di detenzione abusiva di armi.

A difendere gli imputati ci penseranno gli avvocati Raffaele Benfatto, Mario Fazzini e Ivan Feola.

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