rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Sternatia

Stalking, chiesto il processo per il sindaco Manera, ma per il giudice il reato fu meno grave

Il gup Sergio Tosi ha invitato la sostituta procuratrice Erika Masetti a rivalutare la vicenda, ritenendo che nessun illecito sarebbe stato commesso fino al 29 settembre del 2022, e sollecitandola ad alleggerire, per gli episodi successivi, l'originaria contestazione di atti persecutori in quella di molestie

STERNATIA - Potrebbe alleggerirsi l’accusa nel procedimento penale che vede imputato Massimo Manera, 59enne, sindaco di Sternatia e presidente  della fondazione “La Notte della Taranta”: da stalking a molestie nei riguardi della ex fidanzata.

A sollecitare la Procura a riqualificare il reato è stato in mattinata il giudice del tribunale di Lecce Sergio Tosi, chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio, dopo aver ascoltato le parti: la pm d’udienza Simona Rizzo, l’avvocato Massimo Bellini per la parte civile e l’avvocato Stefano De Francesco per il primo cittadino.

Quest’ultimo aveva chiesto il proscioglimento, o in subordine un cambiamento della contestazione originaria in quella appunto di molestie, poiché non ci sarebbe stata una modifica delle abitudini di vita della persona offesa, come previsto invece per gli atti persecutori. Il gup, in totale accordo con la tesi difensiva, messa nero su bianco in una memoria, ha emesso un’ordinanza per invitare gli inquirenti a rivedere la vicenda in tale direzione, sostenendo oltretutto che sino al 29 settembre del 2022, non sia stato commesso alcun illecito, poiché la relazione intercorsa tra i due sarebbe stata consensuale.

La sostituta Rizzo ha rilevato che, trattandosi di procedimento da codice rosso, la valutazione debba essere fatta dal pubblico ministero titolare dell'inchiesta (i cui dettagli sono stati riportati in un precedente articolo). Pertanto, sarà la pm Masetti a dover prendere una decisione (che sarà autonoma, diversamente da quanto accade con l’imputazione coatta in seguito a una richiesta di archiviazione) entro la prossima udienza fissata per il 2 febbraio.

“Ad avviso di questo difensore la complessa vicenda giudiziaria non può risolversi in sede di udienza preliminare ma va affrontata in dibattimento per la giusta e ponderata valutazione di tutte le risultanze investigative”, ha dichiarato l’avvocato Bellini.

“Non dimentichiamo che a Manera sono state contestate condotte delittuose commesse anche dopo che era stato ammonito dal Questore a ‘cessare immediatamente ogni atto persecutorio’, avendo violando anche tale avviso. Agli atti del fascicolo risulta che l’imputato era stato già indagato per violazione della privacy della parte offesa, avendo inviato foto ai familiari della stessa che la rappresentavano in atteggiamenti intimi e contenuti sessualmente espliciti, procedimento definito con archiviazione soltanto perché la condotta è stata ritenuta, seppur penalmente rilevante, di particolare tenuità, e il comportamento considerato non abituale”, ha precisato ancora il legale secondo il quale, fermo restando che sia il processo la sede dell’accertamento del reato,  non ci siano dubbi sul fatto che si tratti a tutti gli effetti di stalking, poiché le condotte persecutorie dell’imputato sarebbero state reiterate nel tempo e avrebbero provocato nella donna profondi cambiamenti, come quello di rasare i capelli per non essere riconosciuta.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stalking, chiesto il processo per il sindaco Manera, ma per il giudice il reato fu meno grave

LeccePrima è in caricamento