Stefàno: "Dal processo Eclissi nuovo motivo per salvare la Corte d'appello"
Dopo la petizione e l'appello al presidente della Repubblica, il politico salentino scrive al sottosegretario alla Giustizia
LECCE – Dopo la petizione lanciata on line, la lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le altre iniziative già attivate, il senatore Dario Stefàno scrive al sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore per impedire la soppressione della Corte d’Appello di Lecce. “Dal processo Eclissi – scrive il politico salentino – giunge ancora un motivo per non privare Lecce della Corte d’Appello. Intervenga il sottosegretario Migliore, che invito a Lecce al fine di mettere insieme il maggior numero di elementi utili a redigere una più appropriata e valida riforma”.
Nella lettera viene richiamato quanto avvenuto recentemente nel processo "Eclissi" e che per Stefàno, “può diventare, quasi in modo emblematico, un elemento rilevante e fondante per le determinazioni sul futuro assetto della geografia giudiziaria del capoluogo salentino”.
"Eclissi" è il procedimento giudiziario per il quale il pm della DDA Guglielmo Cataldi ha chiesto più di 8 secoli di carcere per gli 80 indagati, ritenuti affiliati a gruppi criminali nati come evoluzione della Sacra Corona Unita e che negli anni passati avrebbero gestito attività illecite nel capoluogo salentino e nel suo hinterland. Alcuni di questi detenuti hanno avuto modo di esprimere il loro disappunto verso la classe forense salentina, “rea” a loro avviso di essere stata troppo critica sul rischio e le conseguenze della possibile soppressione della Corte d’Appello di Lecce e della paventata cancellazione della Direzione distrettuale antimafia.
“Diversi imputati - prosegue Stefàno - hanno persino minacciato di revocare il mandato agli avvocati perché questi non dovrebbero sostenere la difesa del distretto di Corte d’Appello come baluardo e presidio di giustizia considerato che, sostengono, la Scu non esiste. L’imputato Giuseppe Contaldo ha anche sostenuto che "la Sacra Corona Unita è morta nel 1994".
“Episodi allarmanti - conclude Stefàno – che confermano la necessità di mantenere in questo territorio che ha conosciuto episodi veramente bui il presidio giudiziario che testimoni la presenza dello Stato nel Salento”.