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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Si toglie la vita il medico De Donno, “padre” della cura col plasma iperimmune contro il Covid

È accaduto nella provincia di Mantova, dove lo pneumologo di origine salentine ha anche ricoperto il ruolo di primario fino a qualche settimana fa. Aveva 54 anni

LECCE – Muore suicida a 54 anni Giuseppe De Donno, il medico che si è battuto per la cura del Covid-19 con il plasma iperimmune (convalescent plasma). Nato a Mantova, la sua famiglia d’origine era di Maglie, tanto un'amministrazione comunale gli ha conferito la cittadinanza onoraria  alla presenza del direttore della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo. È accaduto nei mesi scorsi, quelli di dura lotta al Coronavirus.

Pneumologo presso l’ospedale “Carlo Poma”, aveva nelle scorse settimane lasciato il suo posto da primario per tornare a fare il medico di base. Dopo mesi di pandemia, nei quali ha fatto sì che la sua cura fosse sperimentata in diversi presidi sanitari, somministrando al paziente degli anticorpi presenti nel plasma dei pazienti guariti, si era infati improvvisamente ritirato a una vita più tranquilla. 

Si è tolto la vita nel pomeriggio di oggi, nell’appartamento di Curtatone, la cittadina del Mantovano in cui viveva. La comunità medica è sotto shock: in tanti, a caldo, attribuiscono queglieventuali malesseri covati di recente proprio alla complessa promozione di una cura che l'ex primario ha cercato di portare avanti e che non è stata esente da feroci critiche di una parte della comunità scientifica. Finendo, forse, per sfiancarlo nel corso dei mesi.

Numerosi i messaggi di cordoglio e incredulità che, in serata, hanno fatto il giro dei social network. Proprio su Facebook, peraltro, il medico mantovano gestiva una pagina virtuale seguita da un nutrito gruppo virtuale e intitolata “Io sto con il dottor De Donno”. 

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