Sorpresi in auto davanti al distributore con pistola a salve e passamontagna
Uno di Neviano, l'altro di Aradeo. Li hanno scovati i carabinieri della stazione di San Pietro in Lama a bordo di una Marea, davanti ad un benzinaio sulla statale 101. Avevano addosso indumenti decisamente insoliti per il caldo
SAN PIETRO IN LAMA - Berretti di lana, scaldacollo, guanti di gomma. Indossarli a fine giugno, con le temperature quasi tropicali del Salento, significa due cose: o che si sia propensi ad atti di autolesionismo, o che si stia cercando di camuffare i tratti ed evitare di lasciare impronte. Magari per mettere a segno una rapina. Specie se, in tutto questo, ci sia di mezzo anche una pistola a salve, Beretta 92, celata sotto un sedile.
Giacché non si può fare un processo alle intenzioni, C.S., 36enne di Neviano, e C.F., 30enne di Aradeo, per ora se la sono cavata – si fa per dire - con una denuncia a piede libero per porto di oggetti atti ad offendere. Nelle prossime ore, però, la loro situazione potrebbe cambiare radicalmente. I carabinieri, infatti, stanno svolgendo approfondimenti in tutta la provincia, per verificare la compatibilità dei loro tratti somatici e del materiale sequestrato, con alcune rapine messe a segno nell’ultimo periodo.
I due giovani sono stati fermati ieri sera dai carabinieri della stazione di San Pietro in Lama, nei pressi del distributore di carburanti sulla statale 1011 Lecce-Gallipoli, in territorio di Lequile, durante un controllo antirapina organizzato dalla compagnia di Lecce. Nell’ultimo periodo, le forze dell’ordine stanno concentrando l’attenzione soprattutto sui benzinai, vittime predestinate di furti e rapine in serie. Tant’è che anche nella notte appena trascorsa, è avvenuto un assalto (di cui riferiamo a parte).
E’ dunque accaduto che, passando vicino all’area di servizio della zona, i carabinieri siano stati attratti da una Fiat Marea, a bordo della quale c’erano due individui. La targa era quasi illeggibile a causa del fango. Il dettaglio, l’ora (prossimo alla chiusura del distributore), il luogo, hanno imposto ai militari di eseguire un controllo. E la certezza che vi fosse qualcosa di anomalo, s’è avuta subito: piuttosto che fermarsi all’alt, gli occupanti hanno pensato bene di ripartire bruscamente.
Non hanno, però, fatto molta strada. Un breve inseguimento, e i carabinieri erano già addosso ai due. Bloccati e identificati, sono stati letteralmente sorpresi con indosso quel vestiario poco consono all’afa di questi giorni. Nel corso della perquisizione dell’abitacolo, è poi spuntata anche la pistola a salve. Condotti in caserma, i due hanno fatto scena muta. I carabinieri hanno perlustrato da cima a fondo anche le loro abitazioni. In tarda ora, sono stati rilasciati, entrambi con denunce in stato di libertà. Nei prossimi giorni, si capirà se la loro posizione rischia d’aggravarsi.