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Cronaca

Ex presidenti circoscrizionali chiedono conto: Comune dovrà risarcire 400mila euro

Il Tribunale ha condannato l'amministrazione di Lecce al pagamento delle indennità di otto ex presidenti. Il contenzioso risale al 2002. A loro spettava il 60% dell'indennità riconosciuta all'assessore calcolata sull'intera somma da questo percepita

LECCE -  La figura di presidenti e consiglieri circoscrizionali eletti con le amministrative non è più prevista, ma c’è chi chiede conto al Comune di Lecce per le indennità spettanti  attraverso un contenzioso risalente al 2002. E una nuova tegola sta per abbattersi su Palazzo Carafa, sempre in bilico con una cronica instabilità finanziaria.  Il Tribunale di Lecce ha infatti condannato l’amministrazione comunale al pagamento delle indennità di otto ex presidenti circoscrizionali. Totale, 400mila euro, oltre a 20mila euro di spese legali.

Con la sentenza numero  416/13, depositata in cancelleria il 28 gennaio scorso, il Tribunale di Lecce ha accolto la domanda degli ex presidenti di circoscrizione del Comune di Lecce, Giovanni Castoro, Pasquale Aralla, Lucio Coluccia, Fabio Campobasso, Maria De Carlo, Carmelo Isola, Vincenzo Di Giuseppe e Pasquale Sicuro, per l’accertamento del proprio diritto ad avere corrisposto un’indennità mensile di funzione commisurata secondo l’effettiva relazione percentuale con l'indennità spettante all'assessore. 

Il contenzioso ha avuto origine nel 2002. All’epoca dei fatti Giovanni Castoro, presidente della Circoscrizione Rudie Ferrovia, nonché coordinatore di tutte le circoscrizioni, accertò che il Comune di Lecce corrispondeva ai presidenti di quartiere il 60% dell’indennità base riconosciuta agli assessori comunali, anzichè corrispondere il 60% dell’intera indennità percepita dagli amministratori, comprensiva anche degli aumenti agli stessi riconosciuti. Motivo per il quale Castoro decise  di diffidare l’amministrazione al pagamento di quanto dovuto.

Poiché le varie diffide stragiudiziali non sortirono alcun effetto, gli ex presidenti decisero così di rivolgersi al Tribunale di Lecce attraverso i loro legali, Alfredo Matranga e Carla Maria Saracino, i quali chiesero la condanna del Comune al pagamento della maggior indennità dovuta.

Dopo le varie verifiche, il Tribunale di Lecce ha condiviso in pieno le tesi dei legali degli ex presidenti, stabilendo che nelle circoscrizioni che svolgono funzioni decentrate - come le allora circoscrizioni del capoluogo - spetta ai presidenti il 60% dell’indennità riconosciuta all’assessore calcolata sull’intera somma da questo percepita.

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