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Cronaca

"Violentata dal mio patrigno". Riascoltata in aula una 31enne

Riascoltata la donna, oggi 31enne, che avrebbe subito abusi da parte del convivente della madre tra il 2006 e il 2007. Rinviata l'audizione dei testi chiamati dal pubblico ministero Giuseppe Capoccia

LECCE - Violentata dal patrigno. E' la terribile accusa lanciata da una giovane donna, originaria della zona di Carpignano Salentino, ma che ha quasi sempre vissuto nel capoluogo, e per il quale è in corso il processo, ripreso oggi, dopo che è stato cambiato il collegio giudicante. La ragazza, oggi 31enne avrebbe subito le attenzioni del convivente della madre tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007, come raccontato nel corso dell'audizione, a porte chiuse, di fronte ai giudici, presieduti da Gabriele Perna. Gli abusi si sarebbero consumati a Lecce.

Gli episodi contestati - che non sarebbero mai sfociati in un rapporto completo - sarebbero avvenuti, almeno in una circostanza, nell'attività commerciale condotta dall'uomo. La delicatezza e la gravità del caso, oltre che al tipo di reato contestato, sono dovute anche alla particolare situazione della ragazza che, in sede di denuncia delle presunte violenze oggetto del processo, avrebbe raccontato di aver subito molestie anche quando era 12enne, a Porto Cesareo, da parte di alcuni anziani. Il relativo procedimento è stato però archiviato perché sopraggiunta la prescrizione.

La deposizione dei testimoni convocati per oggi dal pubblico ministero, Giuseppe Capoccia, è stata rinviata. La donna è difesa dall'avvocato Alessandro Stomeo, mentre l'imputato da Massimo Bellini.

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