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Sabato, 27 Aprile 2024
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Alle Cantelmo, l’ex ministro Giorgia Meloni presenta “Noi crediamo”

Un libro della responsabile delle politiche giovanili nel governo Berlusconi, che racconta il viaggio nella “meglio gioventù” italiana e che ospita storie di personaggi famosi e di altri sconosciuti. Appuntamento alle 11

LECCE - “Noi Crediamo – Viaggio nella meglio gioventù d’Italia”. Un motto di quelli impegnativi, che elargisce un “atto di fede”; in realtà, si tratta del titolo del libro dell’ex ministro alle politiche giovanili del governo Berlusconi, Giorgia Meloni, che domattina sarà alle Officine Cantelmo, proprio per presentare questo lavoro editoriale, che pesca dalla sua esperienza diretta tra governo e relazioni col mondo giovanile.

Romana della Garbatella, senza l’esigenza di camuffare il suo accento (sebbene l’origine paterna e materna siano rispettivamente sarda e siciliana), volto nascente di quella che fu Alleanza Nazionale, è stata la più giovane vicepresidente della Camera dei deputati e ministro della Repubblica italiana. Un personaggio, che, al di là del suo aspetto rassicurante, evidenzia una vivacità, frutto delle lotte studentesche di anni, e che, qualche volta, hanno fatto discutere, come quando dichiarò il suo rapporto “sereno” col fascismo o si disse convinta che Mussolini fosse un “personaggio complesso” da “storicizzare”.

Oggi viene da un’esperienza politica importante, quella di ministro, e nel libro che presenta alle Cantelmo, domani alle 11 (affiancata dal sindaco di Lecce, Paolo Perrone, e da Maurizia Pierri, docente di diritto pubblico comparato all'Università del Salento, con la moderazione di Alessandro Delli Noci), prova a ricordare, in un momento di crisi della politica, dell'economia, degli ideali, le origini del paese, richiamandosi al “patrimonio di valori e cultura” e “all’identità”.

“Perché, mai come ora – spiega -, è pericoloso cedere alla tentazione del disimpegno, dell'apatia e del qualunquismo mascherati da lotta alla ‘Casta’, da antipolitica. È vero, quella di oggi è una società bloccata. Bloccata da rendite di posizione, dalla mancanza di mobilità sociale, da vecchi schemi che non corrispondono più alla realtà, che invece è profondamente mutata”.

“E sono i giovani – chiarisce - a pagare il prezzo più alto, costretti a vivere un presente di precarietà e a immaginare un futuro ancora più incerto. Per loro c'è bisogno di aggredire dalle fondamenta la società dei privilegi consolidati e costruire sulle sue macerie l'Italia del merito capace di far emergere e premiare l'energia visionaria, la tenacia, il talento”.

Giorgia Meloni ha raccolto le storie di ragazzi e ragazze che vivono con coraggio, determinazione, passione. Alcuni sono famosi, come Federica Pellegrini o Mirco Bergamasco, altri no, ma non sono meno importanti, perché tutti protagonisti di storie esemplari e avvincenti, che meglio di molti discorsi illustrano i princìpi - dalla lotta alla mafia alla difesa della vita. Storie che nascono da un incontro, da una sintonia di valori, dalla certezza che le vite raccontate possano servire ad altri per “un paese migliore”.

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