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I tempi stringono

Amministrative, ora il centrodestra ha fretta: “Tavolo di confronto entro il 5 novembre”

Dopo quanto accaduto a Foggia e diversi appelli interni alla coalizioni Marti e Congedo invitano i partiti a sedersi assieme per un percorso comune in vista delle comunali a Lecce nel 2024: “Il tempo delle singole valutazioni è scaduto”

LECCE - Tempi che stringono e valutazioni da chiudere in tempi brevi: il messaggio ai naviganti del centrodestra è chiaro, ovvero sul nome da candidare alla carica di sindaco di Lecce per la coalizione non si può più attendere. Lo hanno detto in molti, in ordine sparso, lo chiariscono in una nota congiunta due big del fronte, ovvero i parlamentari Roberto Marti ed Erio Congedo.

Lo “schiaffo” politico arrivato dalle amministrative di Foggia sono il monito a non pensare che l’effetto “governo Meloni” basti a poter contare su un elemento che funga da traino per un successo elettorale: sui territori le storie cambiano e il centrodestra, in particolare, a Lecce, sconta una carenza di leadership da più di cinque anni, da quando la fine dell’amministrazione Perrone ha dimostrato un’incapacità di una proposta davvero aggregante e vincente.

Oggi gli umori della lunga “vigilia” preparatoria alla campagna elettorale di primavera sembrano quelli di una coalizione che si sente pronta a tornare al governo di Lecce ma la fiducia sembra più legata a un trend nazionale che dà il centrodestra in un momento, salvo eccezioni, di nuova vitalità, e a certi umori scontenti della gestione amministrativa del capoluogo. Ma sulla proposta alternativa, al momento, vince il tatticismo, lo stesso peraltro che ha condotto il centrodestra nelle ultime due competizioni elettorali ad arrivare lungo sulle scadenze e a raccogliere due cocenti sconfitte. E anche sui nomi si è fatto tanto parlare, sfogliando una rosa di possibili profili che, però, senza una visione d’insieme sembrano sparati nel mucchio in attesa di trovare una strada comune.

Gli errori, insomma, dovrebbero servire a far imparare la lezione per non ripetersi. Ed ecco, appunto, che i due senatori in una nota congiunta, dichiarano “scaduto il tempo delle singole valutazioni”: “Politicamente – dichiarano - per Lecce è maturato il tempo dell’incontro e del confronto. Al netto delle posizioni civiche o politiche che ognuno possa assumere, al netto dello storico che caratterizza il percorso dei singoli, il cammino verso ‘Lecce 2024’ è ormai iniziato”

Per i due parlamentari è determinante, in questa fase, che tutte le forze in campo che si riconoscano in un progetto civico e politico alternativo a quello del governo in carica si fermino e si siedano ad un tavolo comune per idee che guardino al bene della città. Un tavolo “aperto” a chi voglia o possa offrire un contributo costruttivo nella valutazione politica “senza preclusioni” e “senza pregiudizi”.

“I singoli partiti, in questi mesi – scrivono -, hanno lavorato valutando e identificando temi e personalità che possano fare la differenza in questo percorso elettorale che vedrà Lecce al centro. Adesso – insistono - è arrivato il momento di confrontarsi perché ogni voce sia valore aggiunto in un dibattito che ha un unico obiettivo: restituire dignità politica e sociale alla nostra città”.

Per questo motivo, i due chiedono alle segreterie cittadine dei partiti di centrodestra di convocare un incontro chiarificatore, che funga da confronto e tavolo aperto: viene indicata perfino una data utile come scadenza naturale di questo percorso ovvero il 5 novembre.

Che ci sia fretta nel campo dei moderati e dei conservatori lo dimostrano anche gli appelli del Terzo Polo e quella del Movimento Regione Salento. Il punto ora è passare dalle valutazioni dei singoli a quelle collettive. Un passo che non è solo formale, ma di sostanza.

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