Il Comitato No Tap ribadisce: “Opera inutile e devastante”
Già in mattinata diffuso un comunicato: "Tap dimentica che i portatori di interesse sono i pescatori e gli operatori di San Foca, Melendugno e Vernole, non gli hotel di lusso di Lecce"
LECCE – Dentro e fuori l’hotel Risorgimento, dove è avvenuta la presentazione del nuovo studio di impatto ambientale e sociale del progetto di gasdotto Tap, c’era una discreta rappresentanza di forze dell’ordine, sicuramente superiore a quella di giornalisti e fotografi. Il timore, evidentemente, era quello di qualche presidio da parte di coloro che si oppongono all’infrastruttura, ma l’incontro è avvenuto nella calma più totale.
Il Comitato No Tap che sin dalle prime battute si è fatto carico di rappresentare le ragioni del no all’opera, già in mattinata aveva diffuso un breve comunicato: “Come al solito Tap ha pensato bene di non invitare le parti interessate dal progetto e i comitati. Tap dimentica che i portatori d'interesse tutelati dalla legge sono pescatori e operatori turistici della zona di San Foca, Melendugno, Vernole non gli hotel di lusso di Lecce”.
“Per l’ennesima volta ricordiamo che la popolazione interessata dal progetto chiede chiarimenti e incontri da due anni. E come ormai succede da due anni a questa parte Tap non risponde alle richieste del territorio,ormai è chiaro che Tap non ha risposte o non ha interessi a darle. Il comitato resta convinto che il gasdotto Tap sia un’opera inutile e devastante per l’ambiente. L’insostenibilità finanziaria è stata recentemente confermata dal rifiuto di Snam ed Enel alle offerte d'ingresso nel consorzio Tap”.