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Squinzano, ipotesi commissariamento: si insedia la commissione di inchiesta

E' stato avviato un approfondimento sulle recenti vicende che hanno fatto tremare il municipio della cittadina: l'operazione "Deja vu" dell'Arma ha messo in luce presunte collusioni tra politici locali e malavita. il Pd ha augurato un "buon lavoro" a Filippo Romani: coordinerà le fasi istruttorie sul caso

SQUINZANO – Si è insediata nella mattinata di ieri la commissione di inchiesta che avrà il compito di preparare l’istruttoria sul caso Squinzano, dopo i blitz dei carabinieri nelle ultime settimane, per vagliare un eventuale scioglimento della giunta comunale per infiltrazione mafiosa.  L’operazione antimafia che, in particolare, ha fatto emergere anomalie e presunte collusioni della malavita organizzata con alcuni tra gli esponenti politici squinzanesi, è stata quella ribattezzata  “Deja vu”.

Scattata nei primi giorni di novembre, e condotta dai reparti dell’Arma del comando provinciale, ha fatto emergere il coinvolgimento di importanti portavoce dell’amministrazione pubblica, sia della precedente che dell’attuale legislatura. Il Partito Democratico, intanto, che all’indomani dell’operazione di polizia, ha assunto una posizione netta, coinvolgendo  tutti i suoi livelli politici ed istituzionali, ribadendo, senza se e senza ma, la questione della legalità, ha inviato  gli auguri di buon lavoro a Filippo Romani, presidente della Commissione.

Il segretario provinciale, Salvatore Piconese, il responsabile degli enti locali, Mauro Maggio e la consigliera comunale di Squinzano, Mimina Maniglio, hanno auspicato che “la città di Squinzano possa riacquistare la dignità che merita agli occhi dell’opinione pubblica e delle istituzioni”.

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