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Corse più efficienti, minibus, aumento della tariffa minima di sosta: le prime novità per Sgm

Il nuovo piano economico finanziario della società è stato illustrato dall’assessore De Matteis: l’amministrazione punta a rendere il trasporto pubblico “davvero conveniente rispetto all’uso del mezzo privato”

LECCE – Tempi di percorrenza più snelli, frequenze raddoppiate, orari di servizio prolungati, nuovi mezzi tra cui i minibus elettrici, assunzione di personale: sono questi i punti qualificanti del Piano economico finanziario di Sgm.

In Commissione traffico è iniziata oggi la trattazione della vicenda con una prima illustrazione da parte dell’assessore alla Mobilità, Marco De Matteis, il cui obiettivo dichiarato è di rendere il trasporto pubblico “davvero conveniente rispetto all’uso del mezzo privato”. Anche perché una delle obiezioni più diffuse alla mobilità alternativa si fonda sulla convinzione che i servizi pubblici non funzionino. I dati, in realtà, dicono che non è così e che negli ultimi anni si sono registrati dei passi in avanti: la riorganizzazione delle linee urbane e l’adozione sistematica di iniziative come Natale in Bus o Stadio in Bus hanno portato a un aumento degli utenti.

Non basta, evidentemente. La Regione ha messo a disposizione il finanziamento aggiuntivo di poco meno di un milione di chilometri di percorrenza annuale in più, ma perché quella somma fosse effettivamente fruibile, l’amministrazione ha prima reso Sgm un soggetto a capitale interamente pubblico (con l’acquisizione delle quote dei privati) e poi preparato un piano economico finanziario che deve passare dall’approvazione in consiglio comunale.

Non sarà una mera formalità dal momento che nel ventaglio delle previsioni ci sono misure che in un momento delicato come la campagna elettorale possono far vacillare le convinzioni teoriche più salde: per il 2024, dopo l'eventuale approvazione dell'aula, sono in programma l’aumento della tariffa minima del ticket di sosta (la nuova soglia è fissata a 1 euro) e l’applicazione di fasce orarie uniformi in tutte le zone già tariffate (dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 21 in quelle esistenti, non ne sono previste di nuove). Per gli anni successivi si prevedono ulteriori variazioni dei costi, diversi per zona di applicazione.

L’obiettivo è quello di rendere economicamente sostenibili tutte le implementazioni del trasporto pubblico, visto storicamente come la cenerentola della mobilità cittadina, e di scoraggiare la sosta lunga, favorendo la rotazione dei veicoli privati: in alcune parti della città dove non ci sono stalli a pagamento o ci sono solo fino alle 14 (in zona Tribunale, per esempio), il pendolarismo la fa da padrone e le conseguenze di questa consuetudine si ripercuotono tanto sui negozianti, che si vedono bloccati per ore i parcheggi nelle vicinanze della loro attività, quanto sui residenti che non hanno un garage. A proposito di chi a Lecce ci vive, un’altra novità è quella della riduzione di 50 euro (da 190 a 140) degli abbonamenti per le seconde auto.

L’esponente della giunta si è detto deciso a portare a termine la missione: “Abbiamo il dovere di affrontare questo passaggio – ha scritto De Matteis in un post - guardando all’obiettivo finale di una città più libera dal traffico automobilistico, capace di assicurare a chi vuole lasciare a casa l’auto un servizio pubblico all’altezza, capace di utilizzare in maniera intelligente la leva della sosta tariffata per orientare i flussi di traffico e di parcheggio. Siamo alle porte di una svolta importante per la città. Come sempre, abbiamo scelto il coraggio di investire su nuovi e migliori servizi di mobilità per dare ai cittadini leccesi l’opportunità di vivere in una città migliore, meno inquinata, più vivibile”.

La discussione del piano proseguirà in commissione lunedì prossimo.

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