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Un’arma in più contro il cancro. Perrone scrive a Regione e Asl: “Anche in Puglia”

Il Truebeam è un acceleratore di particelle le cui prestazioni sono ritenute fondamentali per alcune patologie molto gravi. In Italia ce ne sono quattro modelli. Il primo cittadino commenta anche la vicenda del piano di assunzioni di nuovo personale

LECCE – In Italia il primo modello è arrivato nel 2010, a Milano quando in Europa ce ne erano solo due, ad Amsterdam e a Zurigo. Si chiama Truebeam ed è stato progettato e costruito nella Silicon Valley, in California: si tratta di un acceleratore lineare di particelle che ha spostato molto in avanti la linea di contrasto ad alcune patologie tumorali, soprattutto quelle inoperabili che colpiscono il fegato, il pancreas, i polmoni. Oggi è presente anche in strutture sanitarie di Empoli, Firenze e Roma e i risultati ottenuti sono incoraggianti.

Ed è su questa nuova e concreta speranza che si fonda la richiesta che il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, in vesta di massima autorità sanitaria del territorio comunale, ha rivolto all’assessore alla Salute della Regione Puglia, Elena Gentile, e al direttore generale della Asl di Lecce, Valdo Mellone. L’intenzione è di dotare il Salento del macchinario in modo da risparmiare a centinaia di salentini che non possono permetterselo per motivi economici o di resistenza fisica il pendolarismo verso le città che dispongono del Truebem. L'auspicio che il Salento possa essere il primo territorio del Mezzogiorno a dotarsi del sofisticato strumento è stato espresso anche dal consigliere provinciale, Alfonso Rampino, del Partito democratico affinché venga data ai pazienti della provincia di Lecce un'opportunità terapeutica d'avanguardia.

Ma il primo cittadino è intervenuto anche sulla contestata delibera di giunta regionale che ha dato il via libera a 703 nuove assunzioni, di cui solo 29 riservate alla provincia di Lecce. Una decisione che ha scatenato uno scontro anche all’interno del Partito democratico: Siamo lieti, qui a Lecce, che il governatore e l'assessore al ramo della Regione esternino la loro gioia e la soddisfazione per queste nuove assunzioni. Hanno dichiarato di essere felici di non essere più prigionieri del piano di rientro e di poter finalmente procedere alle assunzioni. Peccato soltanto che questa buona notizia non riguarderà Lecce e il Salento. Dunque, noi non abbiamo nulla di che rallegrarci. Che la delibera sia iniqua l’ha evidenziato anche Sergio Blasi, consigliere regionale del Pd: una scelta così sbagliata risulta indifendibile”.

E sulla questione è tornato anche il capogruppo dell’Udc, Salvatore Negro, che ieri per primo aveva esternato il proprio disappunto: “La disparità di trattamento nelle assunzioni sanitarie tra le province pugliesi  non può essere tollerata e non può passare sotto silenzio. Per questo, come Gruppo Udc, abbiamo chiesto al presidente Marino di convocare con urgenza la Commissione sanità, invitando l’assessore gentile a relazione sulla questione”. 

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