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Venerdì, 26 Aprile 2024
L’attesa infinita

“Poteri al commissario e via l’Anas”, sferzata di Palese per aprire cantiere della statale 275

Dopo gli ultimi incidenti si riaccende il dibattito sui ritardi nei lavori, almeno del primo lotto, per il raddoppio e la messa in sicurezza della strada. L’assessore invoca il metodo adottato per il Ponte Morandi. Il deputato di Fi, Caroppo, chiama in causa anche la Regione

LECCE - Un morto e sei feriti solo nell’ultima settimana, con il coinvolgimento addirittura di un’ambulanza e il decesso di un operatore socio-sanitario, nell’ultimo sinistro mortale delle scorse ore. E l’emergenza per la sicurezza e l’ammodernamento della strada statale 275, la Maglie-Leuca, risveglia anche l’agone politico con le sollecitazioni sull’apertura dei cantieri, senza più fronzoli e ritardi burocratici, che tonano roboanti all’indirizzo di Governo e anche della Regione Puglia.

“Il Governo intervenga immediatamente e definitivamente per porre fine alla mattanza sulla 275 Maglie-Leuca e per trasformarla da statale della morte a statale della vita. Lo si deve alle decine di morti oltre che alle migliaia di cittadini che rischiano la vita ogni giorno” è l’ennesimo richiamo  che arriva in queste ore dall’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, da sempre incalzante sulla necessità dei lavori relativi al raddoppio dell’arteria del Basso Salento. E che invoca ora ampio spazio di manovra al commissario ad acta già nominato dal Governo, senza risparmiare nuove critiche ai ritardi nella realizzazione dell’opera da parte di Anas.          

“Sono trent’anni che ci sono soldi e progetti per il raddoppio di una strada definita strategica da tutti i Governi che si sono alternati” ammonisce Palese, “è stato nominato un commissario, ma solo con poteri ordinari, col risultato che neanche un cantiere è stato aperto”.

Dinnanzi al protrarsi della mattanza su quella strada l’attuale assessore regionale impone il suo diktat: “il Governo nomini un commissario con poteri straordinari, tolga di mezzo l’Anas, che per la mancata realizzazione della strada ha tante responsabilità, spazzi via tutti i contenziosi esistenti, se necessario dichiari quel tragitto zona militare e adotti, per la realizzazione della strada, lo stesso metodo adottato per la ricostruzione del Ponte Morandi”.

“Lì ci furono 43 vittime, sulla 275 siamo ad oltre 100 morti ormai” evidenzia in conclusione Palese, “è l’unico modo per realizzare il raddoppio e la messa in sicurezza della strada e così in un anno i lavori sarebbero finiti. Lo dobbiamo ai morti, alle loro famiglie e a tutti coloro che ogni giorno rischiano la vita su quella strada”.

Caropo (FI): “Anche Regione tarda nell’autorizzazione”

Più fatti e meno parole il senso dell’intervento del deputato salentino di Forza Italia, Andrea Caroppo, anche lui sugli scudi in relazione ai lavori per la messa in sicurezza della statale.

“Da mesi si attende l’autorizzazione paesaggistica della Regione Puglia. Sulla 275 ciascuno faccia quanto può e quanto deve, il resto sono chiacchiere” commenta il deputato azzurro, “il mio primo atto da parlamentare è stato sollecitare la Commissione Via presso il ministero della Transizione Ecologica a rilasciare il parere che, conseguentemente, è stato emesso ed è in attesa solo del decreto di pubblicazione”.

“Allo stesso modo siamo in attesa da molti mesi” accusa Caroppo, “che la Regione Puglia rilasci l'autorizzazione paesaggistica in deroga al Piano paesaggistico territoriale regionale.  Ecco, se qualcuno anziché rilasciare dichiarazioni si attivasse presso gli uffici competenti segnalando l’urgenza della questione, forse riusciremmo presto a ridurre l’intollerabile numero di incidenti e di vittime ed a cantierizzare l’opera quanto prima”.

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