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Il caso. Vendoliani: “Aggrediti dal Pd”. E il centrosinistra si “spacca”

Non solo rose e fiori dalle primarie. Singolare episodio ad Ugento, dove c'è già chi è ai ferri corti per via di quanto accaduto ai margini dei seggi: sotto accusa un democratico scagliatosi verbalmente contro un vendoliano

UGENTO – Il centrosinistra che verrà ha la sua polemica in versione salentina. E forse non potrà contare proprio su tutti i propri circoli per un modello di grande e ritrovata intesa. È significativo che i problemi nascono in un contesto paesano, in periferia rispetto al capoluogo, segno della non sempre facile convivenza tra forze anche unite da affinità elettorali.

Ad Ugento, un episodio accaduto al margine del voto, compromette le relazioni, evidentemente non proprio rosee, tra i vendoliani ugentini e i rappresentanti del Pd. La sezione di Sinistra Ecologia e Libertà, infatti, commenta con euforia il successo nel comune alle primarie di coalizione del proprio leader, Nichi Vendola, avvenuta ai danni del Pd, esprimendo dapprima tutta la propria soddisfazione nel leggere i risultati conseguiti e precisando che si tratti di “una schiacciante vittoria” che “dimostra ancora una volta quanto sia forte il suo ed il nostro radicamento in questo territorio”.

La polemica prende quota quando sotto la lente di ingrandimento si passa ad analizzare l’atteggiamento dei membri del Partito Democratico: “Un risultato schiacciante che non lascia spazio alle scuse e alle interpretazioni avanzate dai ‘Maestri di politica’ del Pd locale – asseriscono -, il quale ha ricevuto l'ennesimo avviso di sfratto da parte della popolazione ugentina, stufa del loro immobilismo ed incompetenza”.

Ad alimentare il clima di scontro, un episodio ritenuto “gravissimo”, avvenuto a margine delle primarie e sul quale i rappresentanti di Sel chiederanno l'intervento della direzione provinciale del Partito Democratico: “In una discussione nata per futili motivi pecuniari – raccontano -, abbiamo assistito alla vile aggressione fisica e verbale di un nostro compagno, da parte di un membro del neo eletto direttivo del Pd locale, che si è scagliato contro di lui con ingiustificata violenza verbale, forse preso dalla foga di una rabbia incontrollabile, dovuta alla pesante sconfitta”.

“Da parte nostra – proseguono - viene l'impegno a cercare di abbassare i toni, per questo abbiamo deciso di non sporgere denuncia, bensì di rendere noto l'accaduto chiedendo le scuse ufficiali da parte del circolo locale del Partito Democratico e l'intervento della direzione provinciale del medesimo partito, per l'immediato deferimento del loro tesserato Emilio Marino, reo di un ingiustificata condotta violenta e meschina”.

“È inutile ribadire ancora una volta che il nostro partito – precisano a chiare lettere -, in linea con la maggior parte dei gruppi organizzati del nostro paese, non ha assolutamente nessuna intenzione di avere rapporti di qualsiasi genere con il Pd locale, fino a quando non ci sarà un inversione di rotta, da noi più volte auspicata, che porti innanzitutto al rispetto delle persone e delle loro storie personali”.

In virtù di questo, le passate primarie sono da considerarsi “l'ultimo momento in cui si è verificata una collaborazione dei nostri partiti, fatto questo che non si potrà verificare nuovamente, almeno fino a quando non ci sarà una presa di posizione ufficiale del Pd di Ugento, che presupponga l'estromissione di elementi negativi e violenti, che con la politica hanno poco a che fare e che rischiano di affossare definitivamente quello che tanti anni fa era il partito di riferimento per la sinistra ugentina”.

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