Proclamazione degli eletti in consiglio: alle 18 la verità sul premio al sindaco
Dopo settimane di lavoro, l'Ufficio elettorale rende note le motivazioni della sua decisione di attribuire 20 consiglieri alla coalizione di Carlo Salvemini. Il centrodestra pronto ai ricorsi
LECCE – Alle 18 è prevista la proclamazione dei componenti del consiglio comunale di Lecce. Il presidente dell’Ufficio elettorale centrale, il magistrato Alcide Maritati, darà lettura del verbale.
Un momento atteso, oltre che per l’aspetto formale, per comprendere quali motivazioni abbiano determinato l’attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione del sindaco Carlo Salvemini. Alla luce dell’esito del primo turno le liste del centrodestra hanno superato per 369 voti la fatidica soglia del 50 per cento dei “voti validi”, condizione che impedisce l’attribuzione del premio di maggioranza e configura il caso noto tra gli addetti ai lavori come “anatra zoppa”: la convivenza cioè di un primo cittadino con un’assise in prevalenza composta da consiglieri di altro schieramento.
Due le possibili leve di azione sulle quali ha lavorato la commissione elettorale in queste settimane. La prima attiene alla reale corrispondenza dei voti: una ipotesi porta dunque a pensare che quel margine che vale lo 0,7 per cento sia stato annullato dalla verifica dei verbali di ogni singola sezione. Una differenza statisticamente irrilevante – poche decine di voti, per intendersi – confliggerebbe con l’ampia indicazione popolare ricevuta da Salvemini nel turno di ballottaggio, quasi dieci punti percentuali in più.
La seconda opzione si riferisce all’interpretazione della giurisprudenza più recente della giustizia amministrativa e in particolare del Consiglio di Stato che si sta orientando in maniera tale da assicurare il principio di governabilità specificando che per la ripartizione dei seggi in consiglio comunale bisogna tener conto dei voti riportati dai candidati sindaco al secondo turno e non solo delle liste ad essi collegate al primo.
Una volta che Maritati avrà rese pubbliche le ragioni della sua decisione il centrodestra cittadino deciderà come comportarsi: i candidati in consiglio che si sentivano, dopo il primo turno, certi della loro elezione spingono per dare immediato mandato ad avvocati amministrativisti, fatto che si può dare per scontato se alla base dell’attribuzione del premio di maggioranza a Salvemini ci sarà stata l’interpretazione giurisprudenziale. Nel caso in cui, invece, la decisione fosse stata determinata da un diverso esito numerico – col centrodestra sotto la soglia del 50 per cento – allora ci sarebbero molte meno argomentazioni per dare il via alla battaglia.
La composizione del consiglio comunale.
Centrosinistra
Lecce Città Pubblica: Cosimo Murri Dello Diago, Gabriele Molendini, Natasha Mariano Mariano, Pierpaolo Patti, Giovanni Castoro.
Partito Democratico: Antonio Rotundo, Paola Povero, Antonio Torricelli, Lorenzo Ria e Maria Paola Leucci.
La Puglia in Più: Giuseppe Bianco
Una buona storia per Lecce: Angelamaria Spagnolo
Idea per Lecce: Ernesto Mola
Liste per Delli Noci
Un’altra Lecce: Marco Giannotta e Silvano Vitale
Sveglia Lecce: Marco De Matteis
Udc: Marco Nuzzaci e Roberta De Donno
Cambiamo Lecce: Ermenegildo De Giovanni
Andare Oltre: Massimo Fragola
Centrodestra
Mauro Giliberti
Direzione Italia: Paolo Perrone, Gaetano Messuti, Luca Pasqualini, Andrea Guido
Forza Italia: Luciano Battista e Paride Mazzotta
Grande Lecce: Antonio Finamore, Alberto Russi
Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: Michele Giordano
Lecce Citta del Mondo: Bernardo Monticelli Cuggiò
Movimento 5 Stelle
Fabio Valente