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Letturisti Aqp in sciopero, la vertenza si aggrava. Cgil: “Vogliamo la stabilizzazione”

Il sindacato Filcetm aveva inoltrato una lettera a Regione ed Aqp, rimasta senza risposta. Ora la società appaltata Gest pare stia utilizzando altro personale, in sostituzione, chiedendo l'anticipazione delle letture di gennaio. "Rischi anche per la sicurezza"

LECCE - Si aggrava la situazione lavorativa degli addetti alla lettura dei contatori dell’Acquedotto pugliese, impiegati dalla ditta Gest srl cui è affidata la gestione del servizio. I 44 lavoratori dagli inizi di novembre sono entrati in sciopero per rivendicare innanzitutto il presunto  "licenziamento mascherato" di un rappresentante sindacale aziendale della Filctem Cgil. Ma sul piatto della bilancia pesavano vari fattori, tra cui il loro inquadramento contrattuale: i lavoratori, assunti mediante un contratto di somministrazione sottoscritto con la ‘Articolo1 spa’, sono infatti impiegati con la qualifica di "operatore d'alto forno", sebbene non abbiano nulla in comune con gli operai siderurgici.

I letturisti vivrebbero sotto la minaccia del mancato rinnovo del contratto e la società appaltata Gest avrebbe anche annunciato una sforbiciata sul personale del 20 percento. In più, secondo quanto denunciato dal sindacato, non godrebbero di buoni pasto né di indennità per lo svolgimento dell'attività al di fuori della sede aziendale. Anzi, addirittura, utilizzerebbero le proprie autovetture per gli spostamenti, senza ottenere il rimborso della benzina.

“Una vera assurdità, di questi tempi” aveva recriminato il segretario organizzativo della Filctem di Lecce Franco Giancane che ha voluto richiamare la Regione Puglia alle proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori e dei diritti minacciati. Il sindacalista ha infatti inoltrato una lettera al governatore Nichi Vendola ed ai vertici Aqp in cui sottolineava la difficile situazione dei letturisti, impegnati “in un continuo peregrinare da azienda ad azienda, in ragione del susseguirsi degli appalti”.  La loro vita sembrerebbe costruita sulla precarietà dei rapporti di lavoro: “Dal contratto a progetto al contratto di somministrazione, varie sono le fattispecie contrattuali utilizzate dalle varie aziende appaltatrici probabilmente al fine di risparmiare sui costi del personale e deresponsabilizzarsi rispetto alla gestione dello stesso – spiegava il sindacalista - . Tanto a fronte di appalti che, a quanto ci consta, ammontano a decine di milioni di euro.“

Ora Filctem Cgil torna a battere il chiodo sul mancato intervento dei vertici regionali, considerato che la missiva inoltrata a metà novembre non ha ricevuto risposta. Nel frattempo la situazione dei letturisti si sarebbe addirittura aggravata:  “Ci sono giunte ulteriori notizie circa l’utilizzo da parte di Gest di personale normalmente addetto a mansioni superiori, per sostituire il personale in sciopero. Di più: il personale non aderente allo sciopero sarebbe impiegato molto oltre il normale orario giornaliero e settimanale e Gest avrebbe avanzato richiesta ad Aqp di anticipazione delle letture previste per il mese di gennaio al 14 dicembre 2013, il cui scopo si lascia facilmente intuire”.

Se questa circostanza risultasse vera, l’organizzazione sindacale si dice disposta a richiedere ad Aqp di concedere l’anticipazione delle letture di gennaio solo dopo la soluzione della vertenza dei letturisti somministrati e la stabilizzazione degli stessi: “Tutti, nessuno escluso”.

Più in generale, poi, il segretario Giancane vuole censurare i ritmi di lavoro cui sono normalmente esposti i letturisti che avrebbero ricadute negative sulla sicurezza del lavoro, “come facilmente evincibile da alcuni recenti gravissimi infortuni verificatisi”. Per tali ragioni il sindacato torna a sollecitare  un intervento immediato ed incisivo di Regione ed Aqp “al fine di restituire dignità e sicurezza ai lavoratori e scongiurare ulteriori più gravi conseguenze”.

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