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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

Il Lecce recupera due gol al Milan, poi Abisso gli nega la vittoria nel recupero

Incredibile finale al Via del Mare: nel secondo tempo i giallorossi riportano la partita in parità e al 94' Piccoli sorprende Maignan dalla distanza. Richiamato al Var, il direttore di gara ritorna sui suoi passi, sanzionando un pestone involontario dell'attaccante su Thiaw. Una decisione che lascia l'amaro in bocca

LECCE - Un finale di partita come quello di oggi è ancora più incredibile di quello vissuto nel turno precedene all'Olimpico, quando la Roma ha rovesciato il risultato nei minuti di recupero. Al termine dalla gara contro il Milan, terminata sul risultato di 2 a 2, il Lecce recrimina con veemenza per l'annullamento del gol che avrebbe regalato ai salentini una vittoria meravigliosa: Piccoli sorprende Maignan da circa 35 metri, lo stadio esplode di gioia, si festeggia sotto la Curva Nord, ma il Var (Guida, assistente Nasca) segnala un pestone a Thiaw prima del controllo e dell'improvviso tiro in porta.

La revisione al monitor induce Abisso, direttore di gara che è una sorta di incubo per i giallorossi, a revocare la concessione del gol. La decisione arriva senza nemmeno che gli ospiti abbiano reclamato chissà quale irregolarità: il difensore, infatti, incassato il colpo involontario, fa per accasciarsi tenendosi il piede ma si rialza subito. Dopo il contestato episodio la gara prosegue per circa un minuto e al fischio finale le proteste dei padroni di casa sono plateali.

Alla fine per i padroni di casa matura un risultato che muove comunque la classifica (i punti ora sono 14) ma che viene metabolizzato quasi come una sconfitta perché la sensazione, dopo aver visto e rivisto le immagini, è che il Lecce sia stato fermato da un'applicazione molto fiscale e comunque discutibile del regolamento che prescinde, all'insegna di un eccesso di zelo (finalizzato probabilmente alla compensazione per non aver rilevato il precedente fallo di mano di Pongracic al limite dell'area), dal contesto dell'azione e dall'atteggiamento dei calciatori direttamente coinvolti.

Primo tempo: Milan efficace, Lecce spento

L'approccio del Lecce alla partita è abbastanza stentato: il Milan crea spesso la superiorità numerica sulle fasi di transizione dalla sua metà campo a quella avversaria, soprattutto sul versante di sinistra dove Theo Hernandez agisce con grande intelligenza. Il Lecce però ci mette molto del suo perché il primo gol della squadra di Pioli arriva sugli sviluppi di un fallo laterale che lo stesso francese batte per poi ottenere da Okafor, subentrato al 10’ all’infortunato Leao, un pallone di ritorno che il laterale riversa con decisione al centro dell’area piccola e Giraud non deve far altro che ribadire in rete. Tutto troppo facile.

I giallorossi non trovano le distanze e si perdono tra lanci lunghi e sterili fraseggi: Krstovic, servito poco e male, è fuori dal gioco, Strefezza è più nel vivo del gioco ma senza grandi effetti. Così il Milan costruisce l'azione del secondo gol: il Lecce è spaccato in due e si fa sorprendere: Reijnders avanza, nessuno gli si fa incontro, nemmeno i marcatori centrali, e il centrocampista può calciare con una certa facilità: Falcone riesce a toccarla, ma senza salvare la sua porta. Il Via del Mare è ammutolito.

Il Milan potrebbe dilagare al termine di un’azione fotocopia: è sempre Reijnders ad avanzare palla al piede, Pongracic arretra con lui senza frapporsi e stavolta è il palo a evitare il terzo gol. Sul ribaltamento di fronte Gendrey, nell'unica efficace discesca del primo tempo, riesce a mettere al centro un pallone molto insidioso che taglia tutta l’area piccola fino al tiro di Banda sul quale Maignan è molto bravo a deviare la sfera.

Una rimonta esaltante, una vittoria negata (foto Chilla)

Secondo tempo: la svolta dal triplo cambio

Nella ripresa il Milan, con Musah al posto di Calabria, ha buon gioco nell’addormentare il ritmo senza rinunciare tuttavia a provare pericolose sortite: al 52’ e al 54’ Falcone ci mette una pezza. Al 63’ D’Aversa, che già al 56’ aveva inserito Gonzalez per Rafia, opta per un triplo cambio: dentro Blin, Piccoli e Sansone per Kaba, Krstovic e Strefezza e la partita cambia direzione. Al minuto 66 è Sansone dopo una deviazione di testa di Blin su corner calciato da Banda, ad allungare la gamba e trovare la deviazione vincente sotto il sette. Il Lecce rientra in gioco e il pubblico lo riaccompagna nel vivo del match.

Qattro minuti dopo arriva il pari con lo stesso Banda, che col piede sinistro, su passaggio di Sansone, disegna una traiettoria a giro sulla quale Maignan non può nulla. Il match è ora in equilibrio e il Milan sembra molto affaticato nella gestione delle risorse fisiche. Al 71' Florenzi prende il posto di Pobega. Il Lecce, da questo punto di vista, ha qualcosa di più, grazie anche al sostegno di tutto il pubblico. La squadra di D'Aversa si difende bene con più ordine, con i nuovi entrati ha freschezza e lucidità, ma anche chi era in campo dall'inizio tira fuori energie che a un certo punto apparivano sul punto di evaporare. I rossoneri soffrono vistosamente (c'è Jovic per Chukwueze dal minuto 78) e all'84' è il palo a salvarli su colpo di testa di Sansone, bravo a prendere il tempo su cross di Gonzalez. 

Quel che accade al 94', almeno dal vivo, lascia molta amarezza: un calciatore che difende la sua posizione non può essere penalizzato in questo modo, tanto più se agisce spalle alla porta, a distanza notevole dall'area di rigore. Questo, resta inteso, se parliamo di calcio, uno sport dove il contatto è parte integrante delle dinamiche. Nell'azione precedente Giroud era stato espulso per reiterate proteste dopo aver chiesto un fallo di mano al limite dell'area di rigore del Lecce da parte di Pongracic che, appiccicato all'attaccante nella marcatura, sembra colpire la sfera con la mano destra nel tentativo di cingere il fianco di Giroud. 

Il commento del presidente Sticchi Damiani

Il tabellino di Lecce-Milan 2 a 2

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Dorgu; Kaba (63’ Blin), Ramadani, Rafia (56’ Gonzalez); Strefezza (cap.) (63’ Sansone), Krstovic (63’ Piccoli), Banda (87’ Venuti). A disposizione: Brancolini, Samooja, Oudin, Berisha, Listkowski, Gallo, Smajlovic, Burnete, Dermaku, Touba. Allenatore: D’Aversa

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (cap.) (46’ Musah), Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Krunic, Reijnders; Chukwueze (78’ Jovic), Pobega (71’ Florenzi), Leao (10’ Okafor); Giroud. A disposizione: Nava, Mirante, Adli, Loftus-Cheek, Romero, Bartesaghi. Allenatore: Pioli

Marcatori: 28’ Giroud, 35’ Reijnders, 66’ Sansone, 70’ Banda

Ammoniti: 44’ Theo Hernandez, 45’ Ramadani, 62’ Strefezza, 80’ Musah, 84’ Piccoli, 90’ Florenzi, 90+2 Gonzalez, 90+3 Giroud

Espulso: 90+3 Giroud

Arbitro: Abisso; assistenti: Peretti e Mokhtar; quarto ufficiale: Rapuano

Var: Guida; assistente Var: Nasca

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