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Le dichiarazioni

Sticchi Damiani mastica amaro: "Il lancio del petardo ha rovinato tutto”

Il presidente del Lecce ha ricostruito le fasi del match che si è concluso con la vittoria del Vicenza. Il direttore dell'area tecnica, Corvino: “Il portiere ha speculato oltremisura”

LECCE - Al termine della gara persa a Vicenza in maniera a dir poco rocambolesca, il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha cercato di ripercorrere le fasi decisive del match, soffermandosi chiaramente sull'episodio dell'esplosione del petardo che ha portato alla sostituzione del portiere dei biancorossi subito dopo il gol realizzato da Strefezza. 

(qui l'articolo sulla partita)

“La squadra, dopo un primo tempo di attesa, nel secondo ha spinto sull’acceleratore, come fa una grande squadra, e ha trovato il gol meritatamente. Il lancio del petardo ha rovinato tutto, spero che trovino il responsabile. Non sarà semplice perché mi riferiscono che hanno consentito l’accesso al settore ospiti anche a persone in possesso di titoli per altri settori. A fine gara mi sono voluto rassicurare sulle condizioni del portiere del Vicenza, mi hanno detto che per fortuna sta bene, anche perché molti nostri giocatori, molto più vicini all’esplosione, non hanno riportato alcun fastidio”.

Il presidente si è mostrato anche preoccupato per eventuali decisioni sul piano disciplinare: “Ripeto, spero trovino il responsabile, il gesto di uno non può danneggiare un’intera meravigliosa tifoseria, non è giusto. E non capisco perché non siano stati fatti controlli più approfonditi. Dopo questo assurdo episodio e 12 minuti di sospensione, la partita è cambiata, poi quando il Var viene usato in questo modo non è facile per nessuno. Ho chiesto a mister e ragazzi di non pensare più a questa partita, venerdì andremo a prenderci la seria A e il primo posto che meritiamo più di tutti”.

Il direttore Corvino: “Il portiere ha speculato”

Nel corso della serata è intervenuto anche il direttore dell'area tecnica, Pantaleo Corvino, con una chiave di lettura a 360 gradi: “Il tifoso ha sbagliato ma anche il portiere. Speculare oltremisura su un petardo caduto fuori dal terreno di gioco, molto vicino a giocatori che hanno avuto una reazione nulla o minima rispetto a lui che era molto più lontano, vuol dire alterare una gara che vedeva il Lecce vincere meritatamente e padrone del campo”.

Baroni: “Abbiamo sbagliato troppo”

In sala stampa, intanto, l'allenatore del Lecce, Marco Baroni, ha commentato la gara: “Si potrebbe star qui a parlare. Rimane la prestazione che dovevamo fare: primo tempo di controllo, secondo tempo con non so quante occasioni, poi c’è stata quella pausa che certamente non ci ha giovato: io non sono uno che cerca gli alibi, non voglio nemmeno stare molto a commentare l’episodio del rigore, della ribattuta, sono cose che lasciano il tempo che trovano. Abbiamo sbagliato troppo, anche sul contropiede prima del gol, in tre contro due, non è possibile non mandare in porta il compagno (il riferimento è all’errore di Rodriguez, ndr) però, ripeto, il calcio è questo e adesso ci prepariamo per venerdì. La squadra sta bene fisicamente, dal punto di vista del gioco abbiamo fatto il nostro, è mancato il risultato”.

Il tecnico fiorentino ha quindi difeso Helgason, autore del fallo da rigore, a dire il vero abbastanza dubbio, su Meggiorini: “Thoir è un ragazzo che ci ha fatto vincere una partita (contro la Spal, ndr). Non ha fatto male, ha dato il suo contributo. Nell’episodio del rigore poteva calciare prima, Meggiorini è stato molto furbo perché ha cercato di mettere il piede. Sono episodi sui cui si può decidere in un modo o in un altro. L’ho sostituito per passare a due, perché Gargiulo ha il colpo di testa, ci può dare una mano sulle rimesse lunghe. Non ho tolto Helgason per penalizzarlo, era solo per una situazione contingente, in quel momento ci serviva far gol”.

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