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Goletta Verde, tappa a Porto Selvaggio: “Diventi subito parco marino protetto”

Legambiente ribadisce come la salvaguardia e la tutela dei luoghi non ammettano compromessi. Richiesto l’avvio al processo per l’ampliamento che includa la baia nel Parco Marino di Porto Cesareo: “Nel segno della qualità”

NARDO’ - “Parco Marino subito!”: è questo lo slogan con cui ha avuto inizio oggi presso la Baia di Porto Selvaggio la tappa pugliese della Goletta Verde, la storica campagna itinerante di Legambiente, da ventisette anni in prima linea per la tutela del mare e delle coste italiane. Un messaggio chiaro per chiedere a gran voce che si dia al più presto avvio al processo di inclusione della baia di Porto Selvaggio nell’area marina protetta di Porto Cesareo: l’imbarcazione ambientalista ha navigato sotto costa di fronte allo splendido litorale di Nardò al fine di tenere alta l’attenzione su questo atto dovuto non solo alla tutela ambientale di questo bellissimo tratto di costa, ma anche al settore del turismo di qualità della zona trarrebbe sicuri benefici.

Legambiente, che della salvaguardia ambientale ha fatto uno dei capisaldi della sua trentennale attività, ha prontamente puntato i riflettori sulla vicenda di Porto Selvaggio, scrivendo un mese fa una lettera aperta al presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, ai sindaci di Nardò e di Porto Cesareo e al presidente del consorzio area marina protetta di Porto Cesareo, Rocco Durante, per avanzare una proposta volta ad uscire dall'empasse sull’annessione della baia di Porto Selvaggio, mettendo a disposizione competenze, risorse umane ed economiche per portarne avanti in prima persona la gestione.

Questo intervento è stato motivato dal fatto che gli amministratori, scrivendo a loro volta al Ministero dell’ambiente hanno dichiarato la volontà di rinunciare al progetto di tutela, impossibile da realizzare, a loro dire, per mancanza di fondi: “Insieme a Goletta Verde oggi diamo seguito alla nostra battaglia di buon senso e di civiltà per includere la baia di Porto Selvaggio tra le aree di maggior pregio del nostro Paese” - affermano Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente e Maurizio Manna, direttore Legambiente Puglia.

“Ci sembra assurdo – proseguono - che in un momento in cui tutto il resto dell’Italia punta alle aree marine protette, valorizzandole, in quanto capaci di attrarre migliaia di visitatori, il Salento, la cui vocazione turistica si fonda proprio sulla promozione del suo patrimonio naturale, rinunci in maniera miope e ottusa a scommettere su un turismo di qualità per uscire dalla crisi”GOLETTA VERDE_LEGAMBIENTE_PORTO SELVAGGIO _3-2.

Dal momento in cui la Provincia di Lecce e i comuni di Nardò, Porto Cesareo e la stessa area marina si sono dichiarati indisponibili alla realizzazione del progetto – raccontano -, insieme ai circoli locali di Legambiente ci siamo già impegnati a prendere in carico i costi economici dell’operazione e di gestirne tutte le fasi. Attendiamo ora una risposta definitiva, per poter finalmente dare avvio ad azioni di tutela della Baia di Porto Selvaggio difendendola dalle minacce del turismo selvaggio”.

 

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