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Lunedì, 29 Aprile 2024
Un brutto episodio accaduto due anni fa / Nardò

Offese e minacce pesanti ai vigili per una multa. Arriva la condanna per un ristoratore

Un 40enne residente a Nardò ha patteggiato una pena di un anno e il pagamento di una multa di mille euro per aver reagito e minacciato in maniera sconsiderata tre agenti della polizia locale. Uno di loro stava elevando una contravvenzione per l’auto posteggiata in divieto di sosta

NARDO’ - Si chiude con una condanna ad un anno di reclusione (pena sospesa) e al pagamento di una multa di mille euro, oltre al risarcimento nei confronti degli agenti della polizia locale costituiti parte civile, la vicenda che due anni addietro ha visto protagonista un proprietario di un locale neretino che ha inveito e minacciato alcuni vigili urbani.

L’uomo L.G., un 40enne di origini napoletane, ma residente a Nardò, ha patteggiato la pena in seguito al procedimento avviato a suo carico in seguito alla denuncia presentata dai pubblici ufficiali che il 19 ottobre del 2022 erano stati pesantemente minacciati mentre uno di loro, durante una servizio di pattugliamento, era in procinto di elevare una contravvenzione per divieto di sosta all’auto del ristoratore. La sentenza di condanna è stata disposta il 5 dicembre scorso, e pubblicata in questi giorni, da parte del giudice Roberta Maggio della seconda sezione penale del tribunale di Lecce.

Il 40enne, tramite il proprio legale, aveva richiesto di essere giudicato con il rito alternativo del patteggiamento, con accordo tra le parti e il consenso del pubblico ministero. L’assenza di precedenti penali a suo carico ha portato al riconoscimento del beneficio della sospensione della pena, poiché il giudice ha ritenuto fondata anche la previsione di un futuro ravvedimento.

La vicenda, come detto, risale ad oltre due anni addietro quando, durante un servizio di perlustrazione del territorio, un agente della polizia locale di Nardò, giunto ad un incrocio tra via Duca degli Abruzzi e via Mellone, notava una vettura posteggiata in divieto di sosta e si apprestava ad elevare la relativa multa. L’auto in questione era di un ristoratore della zona che vedendo il vigile intento nella verbalizzazione, si è subito avvicinato per protestare e per costringere l’agente a desistere dall’elevazione della contravvenzione.

La protesta dell’uomo però è stata a dir poco veemente, e nei confronti del pubblico ufficiale sono volate parole grosse, minacce e pesanti offese. “Tu non sei un….! Io ti ammazzo e ti lascio freddo a terra all’istante…! Togliti la divisa e ti ammazzo….”, alcune delle frasi oltraggiose e dal tono minaccioso proferite nei confronti del vigile e contenute nella denuncia e negli atti del processo. L’uomo, su richiesta dell’agente della polizia locale, si sarebbe poi rifiutato di fornire le proprie generalità, continuando nelle invettive contro l’accertatore.

Atteggiamento reiterato poi anche all’arrivo di altri due agenti della polizia locale, giunti a supporto, con ulteriori frasi minacciose rivolte, in luogo pubblico e alla presenza anche di più persone richiamate dalla discussione in atto. Da qui la relativa denuncia e il processo che si è concluso con la condanna e la sanzione a carico del ristoratore. Quest’ultimo era difeso dall’avvocato Giovanni Folchino, mentre gli agenti di polizia locale erano assititi dai legali  Antonio Palumbo e Daniele Cataldi.                                                             

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