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Sabato, 27 Aprile 2024
Determinante la vigilanza aerea / Porto Cesareo

A pesca in canoa nella zona vietata del parco marino. Beccati dal drone, si danno alla fuga

Due pescatori sportivi sono stati sorpresi nella zona di riserva integrale del Frascone nell’area marina protetta. Hanno abbandonato i natanti e le attrezzature e nascosto il pescato. Tutto sequestrato dalla guardia costiera

PORTO CESAREO - Si addentrano a bordo di due canoe nella zona integrale dell’area marina protetta, ma vengono intercettati dai droni della vigilanza e si danno alla fuga. L’episodio si è verificato nella mattinata sul litorale cesarino e neretino, nella zona del Frascone, dove due pescatori sportivi, approfittando delle ottime condizioni del tempo, e sperando di non essere visti, si sono spinti in canoa all’interno della zona “A”, quella inaccessibile e di maggior tutela, dell’area marina protetta di Porto Cesareo.

La loro presenza non è sfuggita al drone impiegato per le consuete attività di monitoraggio ambientale dal personale di vigilanza del parco marino. E i due pescatori, avendo percepito di essere stati individuati, hanno deciso di ritornare in tutta fretta verso riva, abbandonando le canoe, e per poi darsi alla fuga. Non prima di aver nascosto, tra la vegetazione circostante, anche il pesce che avevano pescato nella zona vietata.  

Di lì a breve, insieme al personale dell’area marina si sono recati anche i militari dell’Ufficio locale marittimo di Torre Cesarea che oltre alle due canoe incustodite, hanno ritrovato anche gli attrezzi da pesca e circa 10 chili di pescato che, come detto, era stato nascosto tra i cespugli presenti sulla costa.

Tutto il materiale e i natanti sono stati posti sotto sequestro e il pescato, ancora vivo, è stato rigettato in mare. Ulteriori indagini sono in corso da parte della capitaneria di porto per identificare i due trasgressori. E’ da ricordare che l’area della località Frascone è una zona di riserva integrale e costituisce il cuore della riserva marina, in cui è vietata qualunque tipo di attività ad eccezione della ricerca scientifica.

Le attività di controllo, condotte con il supporto del Consorzio di gestione dell’Area marina protetta, proseguiranno anche nei prossimi giorni per preservare e tutelare gli habitat della riserva e garantire che sulla filiera della pesca circolino merci prodotte lecitamente e tracciate.

Anche perché, tra le varie finalità dell’Area marina protetta di Porto Cesareo, vi sono la protezione ambientale, la tutela della valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona e il ripopolamento ittico. Quest’ultimo, messo a dura prova da certe condotte.

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