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Sul manifesto comunale "Wuelfare" al posto di Welfare, M5S: "Un'altra magra figura"

"Lodevole e corretto il beneficio dato alle famiglie per favorire l'acquisto dei libri per il nuovo anno scolastico, un po' meno l'errore presente sul manifesto realizzato e vidimato dal Comune dov'è presente un'inesattezza linguistica imbarazzante"

NARDO’ – E poi dicono che il dialetto non dovrebbe essere messo un attimo da parte perché fa parte della tradizione. E invece in certi casi sarebbe bello sentirsi più europei che gli abitanti del villaggio, di qualunque “villaggio” salentino, nessuno punta il dito contro Nardò, sia chiaro subito ai campanilisti di turno pronti a sguainare la spada.

Ora, nessuno propone al Comune di Nardò di indire un concorso pubblico per correttori di bozze, a meno che l’errore non sia tipografico, ma scrivere erroneamente su un manifesto comunale che parla di scuola Wuelfare al posto Welfare potrebbe apparire un po’  imbarazzante.

E dato che il Movimento 5 Stelle di Nardò non le manda certo a dire, ecco cosa scrivono a tal proposito: “Tempo fa scoprimmo che la tassa di soggiorno versata dai turisti ospiti nella nostra città, per il pressapochismo dei nostri impiegati comunali – scrivono in una nota - veniva versata al Comune di Padova; ci risiamo: abbiamo scoperto un altro strafalcione che non danneggia le casse comunali ma sicuramente non fa fare una bella figura a chi l’ha redatto”. 2-246-22

Spiegano: “Lodevole ed istituzionalmente corretto il beneficio dato alle famiglie non abbienti per favorire l’acquisto dei libri di testo per il prossimo anno scolastico, un po’ meno l’errore presente sul manifesto realizzato e vidimato dal Comune dov’è presente un inesattezza linguistica imbarazzante. Capiamo che nel linguaggio corrente sono entrate parole anglofone di cui, spesso, non si conosce il significato, ma nel momento in cui se ne fa uso, soprattutto a livello istituzionale, sarebbe giusto controllarne la correttezza”. 

Dov’è la differenza? “In questo manifesto affisso in tutta la città, fa bella mostra di se questo errore: la parola “Welfare è stata stravolta in modo cacofonico in Wuelfare”.  Magari ci sarà qualche cultore della comicità del Principe Antonio De Curtis, in arte Totò – ironizza il M5S - altrimenti dovremmo pensare di dover organizzare un corso di recupero per lingua inglese per salvarci da queste magre figure. Siamo sicuri che l’errore sarà stato fatto dalla tipografia, - concludono - ma consigliamo vivamente chi dovrebbe controllare le affissioni di porre maggiore attenzione su quello che viene esposto a nome e per conto di tutta la cittadinanza, per non farci cadere nel ridicolo”.

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