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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ma Confsal-Unsa sarà presente: “Questo non è il momento di tacere”

Se Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di non partecipare all’inaugurazione dell’anno giudiziario in segno di protesta, un'altra sigla lo farà per rimarcare problemi ritenuti non più rinviabili

LECCE – Uniti nella lotta, non nel metodo scelto. Se Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di non partecipare all’inaugurazione dell’anno giudiziario in segno di protesta su temi quali accentramento, precarietà, vertenze e gestione del personale Confsal-Unsa, primo sindacato del ministero della giustizia, conferma la sua partecipazione all’inaugurazione a Lecce. E il motivo lo spiegano il segretario regionale, Giovanni Rizzo, e il coordinatore provinciale, Giulio Mele: per loro non è il momento di tacere, ma di dire schiettamente ciò che non funziona nell’apparato. Il confronto, insomma, e per giunta nel corso di un appuntamento così carico di solennità, ritento utile per superare criticità e ostacoli.

“La prima tentazione di fronte alle difficoltà della giustizia – afferma Rizzo – può essere l’astensione, cioè la resa. La Confsal-Unsa crede però che sia dovere del sindacato far emergere, dalla parte del personale, realtà difficili, sconosciute o inconfessate. I disagi e i malesseri della giustizia, forse non percepiti all’esterno, stanno peggiorando e in alcuni uffici le situazioni, con crescenti responsabilità imposte comunque ai dipendenti, stanno per precipitare: difatti l’assemblea dei dipendenti del tribunale di sorveglianza ha confermato lo stato di agitazione, mentre quella dell’Uepe ha deciso di avviare l’iter conflittuale vista la situazione in rapido peggioramento. Sono quindi problemi su cui è essenziale interfacciarsi anche con magistratura, avvocatura e camera penale, essendo in gioco anzitutto i cittadini, utenza dei servizi civili, penali e amministrativi della giustizia: per cui è utile l’occasione dell’inaugurazione che vede la compresenza di tali soggetti, nonché del ministero”.

“La Confsal-Unsa interverrà sabato all’inaugurazione – aggiunge Mele – con una relazione che sarà consegnata al rappresentante delegato dal ministro, per chiedere che l’amministrazione si attivi a ogni livello per la soluzione dei problemi degli uffici e dei dipendenti, iniziando dalle relazioni sindacali che, soprattutto presso il tribunale, sono alquanto precarie, mentre si registrano casi di autentico malessere organizzativo. Il tutto, mentre si lavora agli sfuggenti obiettivi del Pnrr grazie anche a notevole afflusso di personale precario”.

Personale insufficiente rispetto ai crescenti carichi di lavoro, procedure in perenne aggiornamento con adempimenti sempre maggiori, carenze organizzative, casi di mancata trasparenza e di pretestuosa gestione degli istituti contrattuali, relazioni sindacali spesso tese e conflittuali (specie col tribunale), ingente precariato che “droga” gli organici e il rendimento: queste le principali criticità che gravano a Lecce sul mondo della giustizia secondo la Confsal-Unsa.

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