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Domenica, 28 Aprile 2024
Proposto da Sorgenia / Guagnano

Parco eolico in agro di Guagnano: via libera dal Consiglio dei Ministri

Il progetto prevede sei aerogeneratori del diametro 170 metri montati su torri, per un'altezza totale di 200 metri. I centri abitati più vicini sono quelli di San Donaci e San Pancrazio Salentino

GUAGNANO – Il Consiglio dei ministri ha dato parere favorevole di compatibilità ambientale al progetto presentato da Sorgenia Renewables Srl per la realizzazione di un parco eolico in una porzione del territorio di Guagnano con caratteristiche tipicamente rurali, fatto di proprietà generalmente piccole e un reticolo di strade poderali.

Nello specifico si tratta di 6 aerogeneratori, del diametro di 170 metri e della potenza nominale di 6 Megawatt ciascuno, installati su torri di 115 metri per un’altezza complessiva di 200 metri.

Nella proposta progettuale si specifica che la localizzazione dell’impianto prevede una distanza di 3 chilometri e 700 metri dal centro abitato di Guagnano, di 6 da quello di Salice Salentino e di oltre 10 da Veglie. Distanze minori, invece, tra il parco e gli abitati di San Pancrazio Salentino e San Donaci, appena superiore ai 2 chilometri e mezzo.

Nella documentazione al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica si inserisce, ai fini della valutazione dei cosiddetti impatti cumulativi, il quadro degli impianti eolici in un raggio di 10 chilometri che definisce l’Area Vasta di Indagine (Avi): quelli autorizzati, ma non realizzati, sono due (per un totale di due aerogeneratori). Per quanto riguarda invece i progetti in fase istruttoria sono dieci per un totale di 83 turbine.

C’è poi un paragrafo destinato agli impianti fotovoltaici: quelli esistenti, autorizzati o con Via favorevole coprono una superficie complessiva per quasi 400 ettari, pari a circa l’1 percento dell’Avi; gli impianti fotovoltaici in istruttoria occuperebbero, se realizzati, una superficie di 439 ettari (1,18 percento dell’Avi).

In conclusione sono escluse interferenze significative sia per quanto riguarda l’impatto visivo, sia dal punto di vista del patrimonio culturale e identitario mentre effetti potenzialmente più importanti sono ipotizzati per gli uccelli, soprattutto per le poiane e i gheppi, due specie di rapaci.

Il via libera del Consiglio dei Ministri, va ricordato, è subordinato al rispetto delle prescrizioni dettate dagli organi competenti.

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