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Presentato il progetto esecutivo / Centro / Piazza Tito Schipa

Dopo un estenuante calvario, l'annuncio: “A settembre cantiere al lavoro”

La perseveranza della De Nuzzo Costruzioni, con il supporto dell'amministrazione, ha consentito di sciogliere i nodi che dal 2005 si sono frapposti tra l'idea della riqualificazione di piazza Tito Schipa e la sua realizzazione

LECCE – La vicenda lunga e tormentata del progetto di sistemazione dell’area di piazza Tito Schipa, dove nel 1971 fu demolita la Caserma Massa, è un esempio molto calzante della serie di innumerevoli complicazioni che si possono frapporre tra un’idea imprenditoriale e la sua realizzazione.

Annunciato più volte e altrettante interrotto sul nascere, l’intervento per la costruzione di un centro polifunzionale (direzionale e commerciale) è ora materialmente fattibile perché tutti i nodi sono stati sciolti. L’apertura definitiva del cantiere è stata programmata per l’inizio di settembre, la fine dei lavori prevista in quattro anni anche se l’obiettivo dell’impresa – la De Nuzzo Costruzioni – è quello di consegnare già entro la fine del secondo il parcheggio interrato, su tre livelli, con 466 posti auto a rotazione.

Il progetto esecutivo è stato presentato questa mattina in conferenza stampa alla presenza del sindaco, Carlo Salvemini, e dell’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Nuzzaci. L’ente comunale è, infatti, coinvolto direttamente perché nel 2005 il progetto fu inserito per la prima volta nel Piano triennale delle opere pubbliche. Allora venne stabilito di realizzarlo con lo strumento del project financing che prevede l’investimento a carico del privato e una remunerazione attraverso la gestione per un periodo prestabilito con una convenzione.

Si sono succedute quattro amministrazioni da quando, era il 1999, il Consiglio comunale approvò la prima proposta progettuale. Se i tempi dichiarati oggi saranno rispettati, sarà la quinta a celebrare il taglio del nastro per un’opera attesa, oltre che per la questione della riqualificazione di un’area centrale, anche per le sue dirette ricadute sulla programmazione delle politiche della mobilità. L’attesa è anche quella dei residenti della zona, finora chiamati a contemplare un cantiere mai pienamente attivo e, dopo la stagione estiva, con l’inizio in grande stile dei lavori che arrecherà dei disagi trattandosi di un'opera complessa e di un intervento lungo. L’investimento complessivo è di circa 28 milioni di euro di cui 4 rappresentano il costo delle complicazioni (3 a carico del privato, 1 del Comune) che si sono accumulate nel tempo.

Sul lato opposto a via Cavallotti, l’intervento prevede il recupero e il posizionamento della vecchia tettoia in stile Liberty, un tempo addossata alle mura del castello e sede del mercato coperto, la costruzione di due edifici che ospiteranno una galleria con 20 locali commerciali al piano inferiore e 7 a quello superiore e 23 unità immobiliari destinati a uffici, distribuiti su quattro quote. L’area mercatale di circa 1.500 metri quadrati sarà di proprietà del Comune. Sul lato di Palazzo Tamborrino ci saranno i locali per bar e ristorante. Spazio anche a un info point e a un locale espositivo con un campione dei reperti ritrovati nel corso degli scavi e delle indagini archeologiche.

Guarda il video del progetto

L’intervento della Soprintendenza, immediatamente successivo alla prima apertura del cantiere, è stato uno dei principali motivi della dilazione dei tempi (qui la ricostruzione temporale della vicenda). Ben otto soprintendenti, intanto, si sono succeduti nelle varie sedi coinvolte, per quello che è stato definito un vero e proprio calvario. L’impresa, va detto, avrebbe avuto mille validi motivi per tirarsi indietro, ma non l’ha mai voluto fare. La rinascita di piazza Tito Schipa è una questione strategica per il futuro della città. L’auspicio è che ora tutto vada per il verso giusto.

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