Ai domiciliari come "pirata" della strada, ma spacciava stupefacenti
Francesco Torsello, 30enne di Tricase, era finito nei guai a marzo. Dopo un litigio aveva fatto cadere un 45enne dalla bicicletta e l’aveva travolto, lasciandolo esanime sull’asfalto e fuggendo. Ora per lui si sono aperte le porte del carcere. Trovati eroina e hashish
TRICASE – Già ai domiciliari per lesioni aggravate e omissione di soccorso, ora finisce in carcere. Sembra che avesse avviato una florida attività di spaccio. Francesco Torsello, 30enne di Tricase, era finito nei guai a marzo. Dopo un litigio aveva fatto cadere un 45enne dalla bicicletta e l’aveva travolto, lasciandolo esanime sull’asfalto e fuggendo.
Rintracciato e arrestato, da allora era ristretto in casa per scontare una pena di dieci mesi. Le indagini dei carabinieri della stazione di Specchia, però, non sono finite lì. Nella prosecuzione, hanno permesso di accertare come Torsello gestisse un giro di spaccio proprio dall’interno della sua abitazione.
Dopo una prima denunciarlo, i militari avevano chiesto la revoca del beneficio degli arresti domiciliari. Questa mattina, eseguendo l’ordinanza dopo l’accoglimento dell’istanza da parte del Tribunale di Lecce, i carabinieri l’hanno trovato in possesso di circa 8 grammi di eroina, 2 di hashish, un bilancino digitale di precisione e attrezzatura varia per confezionare singole dosi.
Dagli elementi raccolti, sarebbe emerso che la sostanza stupefacente fosse molta di più in origine, ma già smerciata. Per questo, oltre che per l’ordinanza di revoca, Torsello è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, confermando così l’ipotesi iniziale. Per lui si sono aperte le porte del carcere.