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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Sparatoria a Lecce, arrestato un uomo: ha confessato di aver agito per vendicarsi

È stato accompagnato nel carcere di Lecce l’uomo che ha raccontato agli agenti della Squadra mobile di essere l’esecutore della sparatoria di ieri mattina, nella quale è stato gambizzato Cristian Salierno mentre beveva un caffè in un bar di vile Grassi

LECCE – Fermato l’esecutore dell’agguato a colpi d’arma da fuoco di ieri mattina, nel cuore di Lecce: ha confessato. Giuseppe Calcagnile, 40enne leccese, è stato arrestato all’alba di oggi, con le accuse di lesioni gravi e aggravate e porto illegale di arma da fuoco, al termine di una prima indagine lampo condotta dagli agenti della squadra mobile leccese e dai colleghi della sezione investigativa del servizio centrale operativo.

Determinante è risultata l’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’esercizio commerciale, ovvero il bar “New Caffè dell’angolo”, dove si è consumato l’agguato: i poliziotti, recuperati i fotogrammi, infatti, hanno potuto osservare come il 40enne si sia avvicinato alla vittima, Cristian Salierno -che si trovava seduto al tavolino del bar a bere un caffé assieme ad altri due cooscenti - e abbia esploso due colpi di arma da fuoco.

Gli spari hanno raggiunto il 41enne ferendolo in maniera grave alle gambe, mentre il responsabile si è affrettato a scappare nella direzione opposta a quella del bar. L’aggressore, pertanto, è stato individuato e rintracciato nella sua abitazione, ammettendo spontaneamente di essere l’autore della sparatoria. Accompagnato dalla polizia in questura, su disposizione della Procura della Repubblica, è stato poi trasferito nel carcere di Borgo San Nicola. Avrebbe agito per motivi di natura personale, vendicandosi per precedenti livori: è quanto ha raccontato agli inquirenti.

Diverbi e risentimenti "antichi" che poco convincono gli inquirenti. Sin dal primo momento, infatti, la lente investigativa si è soffermata sui legami col mondo della criminalità della vittima dell'episodio. Pertanto l'indagine non può che considerarsi soltanto al primo step. I poliziotti stanno lavorando incessantemente per scavare nel passato di entrambi e stabilire quale possa essere stata la causa scatenante di tanta violenza. Dopo un intervento chirurgico, al quale Salierno è stato sottoposto ieri per l'estrazione dei frammenti metallici dei proiettili dagli arti inferiori, è stato interrogato a lungo. Ora si trova tuttora ricoverato nel reparto di Ortopedia dell'ospedale leccese, ma fuori pericolo.

Il plauso del sindaco per l'indagine

"In meno di ventiquattro ore il responsabile della sparatoria di ieri in Viale Grassi è stato assicurato alla giustizia. Per questo rivolgo il mio ringraziamento, da sindaco e da cittadino, alle forze dell’ordine, al Prefetto e al Questore di Lecce per la prontezza con la quale hanno chiuso, in attesa del processo, una vicenda che tanto ha impressionato la nostra comunità. È la migliore testimonianza del fatto che a Lecce le istituzioni sono presenti e reattive. Una città sicura non è quella nella quale non accade mai nulla. Ma quella in cui ad ogni violenza criminale corrisponde una ferma e tempestiva reazione, tanto delle forze dell’ordine quanto della società civile", ha commentato il primo cittadino di Lecce, Carlo Salvemini

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