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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Pescatore preleva polpi nell’area più fragile della riserva, due sub trovati con mille e 800 ricci

Una denuncia, sanzioni amministrative e sequestro delle attrezzature: è l’esito dei due interventi eseguiti a Porto Cesareo dalla guardia costiera e dal personale dell’Area marina protetta. Fondamentali, per gli accertamenti, le videocamere presenti nella zona

PORTO CESAREO – Uno pesca nell’area più della delicata della riserva marina, gli altri fanno razzia di mille e 800 ricci poco più in là: scattano una denuncia, sanzioni e sequestro dell’attrezzatura. Tra le 13 di ieri e la notte appena trascorsa, i militari della guardia costiera di Porto Cesareo e i colleghi di Gallipoli hanno identificato tre pescatori di frodo anche grazie all’ausilio delle videocamere installate nella zona naturalistica protetta.

Il video: la guardia costiera ferma i tre pescatori

Un uomo del borgo ionico, per cominciare, è stato sorpreso a pescare una decina di chili di polpi nella fascia considerata “A”dell’area, quella più fragile dal punto di vista ecosistemico. Raggiunto dal personale dell’ufficio marittimo della capitaneria di porto e da quello dell’Amp, l’uomo è stato identificato e poi denunciato all'autorità giudiziaria. L’intero pescato è stato rigettato in mare e per lui è stato disposto anche il sequestro penale dell’attrezzatura utilizzata per l’attività illecita.

Le videocamere incastrano i pescatori

Ma non è tutto. A partire dal pomeriggio, i militari hanno cominciato a monitorare i movimenti sospetti di un paio di individui provenienti dalla provincia della Bat: uno avrebbe svolto il ruolo di “palo”, l’altro si sarebbe immerso con bombole ed erogatore sott'acqua. Anche in questo caso le videocamere hanno immortalato le fasi della scena, fino all’intervento della guardia costiera. Il sub è stato trovato con mille e 800 ricci in un’area che, pur non essendo considerata di fascia A dal punto di vista naturalistico, rientra comunque nella riserva ionica.

Per i due sono scattate sanzioni amministrative e il sequestro del kit per la pesca subacquea. L’ingente quantità di ricci, peraltro prelevati in un momento di fermo biologico e di divieto di commercializzazione, è stata reinserita nelle acque ioniche. È di qualche ora fa la notizia della pronuncia della Corte costituzionale che, respingendo l’impugnativa del Governo, ha convalidato il regolamento sul fermo pesca della Regione Puglia approvato a maggio dello scorso anno.

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