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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Castrignano del Capo

Doppio sbarco dopo sei giorni di traversata: 112 migranti nel Capo di Leuca

Due le imbarcazioni intercettate tra le 21,20 di ieri sera e l’alba di oggi: un paio di cittadini stranieri sono stati accompagnati in ospedale per controlli, tutti gli altri presso Masseria Ghermi a Lecce

SANTA MARIA DI LEUCA (Castrignano del Capo) – Doppio sbarco nelle ultime ore sulle coste di Santa Maria di Leuca: dopo quasi una settimana di viaggio nel Mediterraneo giungono in 112. Due, infatti, i natanti intercettati al largo dell’ultimo lembo d’Italia dalle motovedette della guardia di finanza della sezione aeronavale. Il primo, poco dopo le 21 di ieri: una barca a vela è stata raggiunta e poi scortata dai militari delle fiamme gialle fino al porticciolo leucano, dopo le prime operazioni di soccorso. A bordo vi erano 34 cittadini, tutti di sesso maschile  e di nazionalità iraniana e irachena. Tra loro anche tre minorenni, stremati come tutti gli altri passeggeri dal viaggio tanto che un paio sono stati accompagnati nel vicino ospedale “Cardinale Panico” di Tricase per degli accertamenti clinici.

Il gruppo, che non ha fortunatamente subito gravi conseguenze durante la traversata in mare, è stato subito sottoposto a visite mediche da parte degli operatori del 118. Oltre ad aver eseguito il tampone per la verifica di eventuali contagi da Covid-19, i migranti sono stati rifocillati e dotati di coperte per contrastare possibili stati di ipotermia. Scena analoga anche alcune ore dopo, all’alba. Un secondo sbarco è stato infatti registrato nello stesso punto intorno alle 5 e mezzo di oggi e si è concluso poco dopo le 8. Sulla seconda imbarcazione sono giunti in 78, tra iraniani, iracheni e questa volta anche cittadini di origini egiziane. Tra i cittadini stranieri, dei quali 35 minori non accompagnati, ve ne sarebbero anche un paio provenienti dal Kirghizistan.

Due sbarchi tra la serata e l'alba

Anche per loro sono state avviate tutte le visite sanitarie con il supporto della Croce rossa italiana (i cui volontari hanno garantito le operazioni di sbarco in sicurezza in materia anti contagio) e le operazioni di identificazione prima di essere trasferiti, come i migranti del primo gruppo, presso Masseria Ghermi a Lecce. Il pool interforze anti antimmigrazione clandestina della Procura della Repubblica di Lecce sta investigando per identificare, all’interno dei due gruppi, i responsabili del pericoloso viaggio. È di una settimana addietro la notizia relativa a uno sbarco avvenuto nei pressi di Torre Pali. Al largo della marina di Salve, infatti, un'imbarcazione era rimasta incagliata e poi trainata anche con l'aiuto di due pescatori del luogo.

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