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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casarano

Furti a raffica e una rapina in tabaccheria, la sentenza: due condanne per 11 anni

La sentenza ha riconosciuto la responsabilità dei due 29enni di Casarano arrestati lo scorso settembre. Assolto perché ritenuto incapace di intendere e di volere un terzo uomo accusato di un solo episodio in concorso

CASARANO - Si è concluso con due condanne il processo abbreviato su una serie di furti e rapine avvenuti nel settembre del 2023, a Casarano e a Melissano.

La sentenza è stata emessa ieri dalla giudice del tribunale di Lecce Anna Paola Capano che ha inflitto: 5 anni e 4 mesi di reclusione, più 2.665 euro di multa, a Simone Falcone, 29enne di Casarano, e 5 anni 8 mesi di reclusione e 3mila euro di multa, al compaesano e coetaneo Cosimo Giorgino.

Per il primo, la sostituta procuratrice Maria Grazia Anastasia aveva chiesto una condanna a 5 anni e 8 mesi, per l’altro di 6 anni tondi.

Entrambi sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” dal reato di lesioni, contestato nell’ambito della rapina avvenuta ai danni della tabaccheria “Cesarino Shop”, in corso XX Settembre, dove i due avrebbero fatto irruzione portando via 500 euro, dopo aver bloccato il titolare e minacciato la moglie.

Questi gli altri episodi di cui si sarebbero resi responsabili gli imputati: il furto del 13 settembre di 11 chili di Grana Padano, del valore di 168 euro, dall’Eurospin di Casarano, e quello nella stessa giornata, nella lavanderia Self di Piazza Giardini, fruttato 15mila euro. Poche ore dopo, nel mirino sarebbero finiti un negozio di alimentari in piazza Martiri Ungheresi, dal quale la coppia sarebbe riuscita a sottrarre una quarantina di euro e, il distributore automatico di bevande e snack nei pressi della gelateria “Gran Caffè” di Melissano.

Quanto all’azione del 18 settembre, ai danni dei locali dell’associazione “Santa Cecilia” in via Spagna, sempre a Casarano, dove sarebbero stati prelevati oltre due mila euro in contanti e valori bollati per complessivi 100 euro, sott’accusa c’era Giorgino in concorso con un terzo imputato. Questi è stato assolto per non imputabilità, essendo stato riconosciuto incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Per lui la giudice ha disposto la libertà vigilata con ricovero presso una Crap.

Nell’ambito di questo procedimento, Giorgino e Falcone finirono ai domiciliari, ma la misura fu aggravata qualche giorno dopo con il carcere, poiché sarebbero usciti dalle rispettive abitazioni per incendiare un veicolo (qui, la notizia).

A difendere gli imputati ci hanno pensato gli avvocati Luca Puce, Anna Schiavano e Maria Luisa Greco.

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