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Domenica, 28 Aprile 2024
Cause da accertare / Zona industriale

Divampano le fiamme nel tunnel del sito per la biostabilizzazione dei rifiuti: paura a Cavallino

Il rogo si è sviluppato nel pomeriggio di ieri in località Guarini con i vigili del fuoco a lavoro nelle operazioni di spegnimento per tutta la notte: da stamattina è in corso la bonifica della zona

CAVALLINO – Ci sono volute diverse ore di intervento per riuscire a domare l’incendio esploso all’interno di un capannone, adibito alla biostabilzzazione del rifiuto indifferenziato. È stato un pomeriggio quello di ieri, prolungatosi per tutta la notte, di lavoro straordinario per i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce, intervenuti a Cavallino, in località Guarini, per un incendio sviluppatosi all’interno di un capannone di circa 2500 metri quadrati.

Si tratta di un sito adibito alla biostabilizzazione del rifiuto indifferenziato, che, al suo interno, ospita 14 biotunnel, di cui uno, in particolare, è stato interessato dalle fiamme divampate poco prima delle 16, per cause ancora in via di accertamento.

Il video dell'intervento

I pompieri sono intervenuti sul posto con autobotte, autoscala e automezzo per la protezione delle vie aeree. Ci sono volute diverse ore per circoscrivere il rogo e venirne a capo con le operazioni di spegnimento sono proseguite per tutta la notte, quando finalmente le fiamme sono state spente definitivamente.

L'intervento dei vigili del fuoco-5

Da stamattina, invece, sono in corso le operazioni di bonifica della zona: vista la particolarità del sito colpito dall’incendio, infatti, l’attenzione è alta. Si cerca, intanto, di accertare quale siano le cause che abbiano generato l’incendio: al momento, però, non sono stati raccolti elementi utili a capirne l’origine.

L'opera di spegnimento ha impedito ulteriori danni a persone e cose ovvero pericolo per la pubblica e privata incolumità.

Non si tratta in assoluto del primo episodio che ha interessato il capannone: già nel settembre del 2020, un altro rogo si era sprigionato nella discarica di località Guarini e aveva colpito la struttura con un’estensione di circa 2mila metri quadrati. In quella circostanza, l’incendio era scaturito dallo scoppio accidentale di un razzo segnalatore, di quelli usati sulle imbarcazioni, di cui qualcuno si sarebbe disfatto in modo grossolano, una volta trascorsa la data di scadenza. Qualcosa di simile si era verificato nel maggio precedente in un biotunnel.

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