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Cronaca Otranto

Hydruntiade, slitta l'udienza preliminare per i fratelli Cariddi e altri 56 imputati

La giudice, chiamata a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio, si è riservata sulla questione di nullità sollevata oggi dalle difese, in merito ad aspetti tecnici introdotti dalla recente riforma sulla Giustizia

OTRANTO - E’ stata aggiornata al 29 marzo l’udienza preliminare per discutere la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta “Hydruntiade” che vede imputate 58 persone, tra cui gli ex sindaci di Otranto Pierpaolo Cariddi, di 56 anni, e il fratello Luciano, di 54, suo predecessore (dal 2007 al 2017), accusati di aver realizzato un vero e proprio “sistema” di favori per ottenere in cambio appoggi elettorali.

Questa mattina, la giudice Alessandra Sermarini si è riservata in merito alla questione sollevata dalle difese, legata al rischio di nullità dell’atto di fissazione dell’udienza che sarebbe “monco” di alcuni avvertimenti introdotti dalla recente riforma Cartabia. 

Intanto, Regione, Provincia e Comune di Otranto hanno preannunciato l’intenzione di costituirsi parte civile nel giudizio che, oltre che per i due ex primi cittadini, accusati di essere stati al vertice di un'associazione a delinquere responsabile di una serie di illeciti (corruzione elettorale, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso ideologico, frode in processo penale e depistaggio, concussione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, rivelazione del segreto d’ufficio, nonché di truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea), è stato richiesto dalla procuratrice aggiunta Elsa Valeria Mignone e dalla sostituta Giorgia Villa per altri 56.

Si tratta di: Giuseppe Tondo, 59 anni, di Otranto ed Emanuele Maggiulli, 56, di Muro Leccese, ex dirigenti del comune idruntino; Roberto Aloisio, 50 anni, di Maglie, ingegnere addetto all’ufficio tecnico del Comune; i tre imprenditori Salvatore Giannetta, 63, di Minervino di Lecce, Raffaele De Santis detto Mimmo, 76, di Otranto e Luigi Bleve, 61, di Otranto; Vito Alberto Spedicato, 69, di Castrignano dei Greci, comandante della polizia municipale di Otranto; Marco Maggio, 40, di Cannole, collaboratore dello studio Cariddi, ritenuto prestanome del sindaco.

Al banco degli imputati ci sono anche: Michele Tenore, 49 anni, di Otranto; Luigi Maggio, 71, ingegnere di Otranto; Roberto De Santis, 64, imprenditore di Maglie; Luigi De Santis, 33, imprenditore di Maglie; Mario Settembre, 60, di Otranto; Michele Settembre, 64, di Otranto; Giuseppe De Matteis, 60, di Otranto; Nicola Christian De Matteis, 27, di Otranto. L’ingegnere Antonio Minosi, 46, di Uggiano La Chiesa; Raffaele Cariddi, 43, di Otranto; Patrizia Preite, 49, di Minervino, maresciallo della Polizia Locale di Otranto; Emanuele Pezzulla, 50, di Uggiano La Chiesa; Daniele Pezzulla, 50, di Uggiano La Chiesa; Mattia Trotto, 32, di Otranto; Alberto Trotto, 63, di Otranto; Massimo Peluso, 57, di Otranto; Santa Vincenza Cetra, 79, di Otranto; Pompeo Peluso, 81, di Otranto; Maria Lucia Peluso, 52, di Maglie; Francesco Pucci, 57, di Otranto; Lidia Cursano, 86, di Otranto; l’ex assessore regionale Salvatore Ruggeri, 72, di Muro Leccese; Alessandro Ottini, 43, di Otranto; Laura Falconieri 48, di Otranto; Antonio Falconieri, 42, di Otranto; Emilio Falconieri, 53, di Otranto; Maria Falconieri, 55, di Scorrano; Iolanda Belmonte, 62, di Borgagne; Raffaele De Cicco, 67, di Otranto; Fernando Cariddi, 59, di Minervino; Michele Giovinazzi, 38, di Otranto. l’avvocato Mauro Finocchito, 61, di Otranto; Antonio Stefanelli, 60, di Otranto; Cataldo Russo, 57, di Otranto; Fernando Paiano, 47, di Otranto; Mercedes Turgi prosperi Desersconforti, 47, di Otranto; Mariano Cosimo Merico, 66, di Uggiano La Chiesa; Fatjon Xhezairaj, 41, di Otranto; Daniele Merico, 43, di Otranto; Luigi Marti, 43, di Spongano; Francesco Marrocco, 56, di Otranto; Antonio Ricchiuto, 41, di Giurdignano; Stefano Papadia, 42, di Otranto; Patrizia Ricci, 60, di Otranto; Antonio Cappelli, 42 anni di Tricase; Roberto Cappelli, 41enne di Lecce; Marina Bello, 66 anni di Otranto; Roberto Andrea Ippati, 46 anni di Poggiardo.

Sono coinvolte nello stesso procedimento altre due persone, le cui posizioni sono state stralciate: Salvatore Mitello, 56 anni, di Giurdignano, e  il commerciante Stefano Cariddi, 50, di Otranto, al quale non era stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini.

A difendere gli imputati, ci sono gli avvocati: Gianluca D’Oria, Amilcare Tana, Alessandro Dellorusso, Viola Messa, Michele Laforgia, Luigi Covella, Luigi, Arcangelo e Alberto Corvaglia, Roberto Eustachio Sisto, Pietro e Antonio Quinto, Antonio Costantini, Sergio Schito, Silvio Verri, Luigi e Roberto Rella, Rocco Vincenti, Giuseppe Fornari, Salvatore Corrado, Corrado Sammarruco, Donato Mellone, Stefano De Francesco, Davide Ciriolo, Francesca Coppi, Giovanni Montagna, Maurizio My, Carlo Viva, Giovanni Bellisario, Ubaldo Macrì, Antonio Nicolani, Antonio Cerfeda, Luigi Sindaco, Luca Laterza, Luca Bruni, Pietro Viola, Vincenzo Di Gioia, Giuseppe Negro, Vito Nicola De Pietro, Flavia Casciaro, Iuri Chironi; Roberto Ricchiuto. 

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