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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Montesano Salentino

Morì dissanguato durante una lite con la fidanzata: disposto l’incidente probatorio

Il gip del Tribunale di Piacenza ha accolto la richiesta del pubblico ministero relativa alla necessità di nuovi accertamenti da eseguire sulla morte di Giorgio Simone, il giovane salentino deceduto durante il lockdown in un comune emiliano

PIACENZA  - L’obiettivo della Procura di Piacenza è ora quello di fare chiarezza sulla presunta incompatibilità tra le lesioni e la dinamica della caduta, oltre che sulle tempistiche dei soccorsi. Ferite tanto gravi da rivelarsi fatali per Giorgio Simone, l’operatore sanitario di Montesano Salentino morto il 16 aprile del 2020 nell’abitazione di Ancarano di Rivergaro, nel Piacentino.

Richiesto dal pm, l’incidente probatorio è stato accordato dal gip del tribunale locale. Nella mattinata di oggi si è infatti svolta l’udienza per avviare l’incidente probatorio e accertare se il 28enne sia morto a causa delle profonde lesioni provocategli dall'impatto contro una porta a vetri e verificare altresì se possa aver inciso sul tragico epilogo una spinta da parte della sua compagna.

Quest’ultima ricostruzione, avanzata dalla consulente Isabel Martina, è stata presentata a mezzo di un esposto querela dai parenti di Giorgio, difesi dagli avvocati Fabrizio Ferilli e Donato Rainò del Foro di Lecce. Durante l'udienza di oggi intanto, davanti a tutte le parti coinvolte, è stato incaricato il medico legale che analizzerà la compatibilità delle lesioni riportate dal giovane per stabilire l'esatta dinamica della caduta e le responsabilità imputate alle modalità di soccorso prestate dal personale medico e paramedico.

A svolgere le perizie sarà Chen Yao, medico dell’Università di Pavia, nominata per cercare risposte ai dubbi sollevati dalla procura emiliana. Entro il prossimo 28 luglio, il collegio difensivo della famiglia Simone indicherà il proprio consulente medico al quale spetterà il compito di valutare nuovi elementi sulla scena del crimine: tipo di ferite e compatibilità con l'infisso sul quale è andato a sbattere, in primis.

Dopo l'archiviazione nel 2021, quando fu accolta la ricostruzione fornita dalla compagna di Giorgio, nuovi aspetti forniti dalla famiglia del giovane salentino avevano portato la procura emiliana a riaprire il caso e a voler fare luce sulle circostanze in cui è avvenuto il decesso, non ancora del tutto nitide. A seguito di alcuni elementi forniti nelle scorse settimane, il pm Ornella Chicca aveva iscritto sei persone nel registro degli indagati: oltre alla compagna del giovane salentino, anche  i sanitari che prestarono il primo soccorso la sera dell' accaduto.

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