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Martedì, 30 Aprile 2024
Movida violenta / Centro / Via Ludovico Maremonti

Accerchiato dal branco e rapinato, chiuso per dieci giorni il locale teatro dei fatti

Si tratta del lounge bar Mivida di via Maremonti. Un secondo provvedimento del questore ha riguardato il 25enne arrestato in piazzetta Santa Chiara: non potrà accedervi per 18 mesi

LECCE – Era inevitabile. Troppi episodi di risse, furti, rapine, schiamazzi e quant’altro. Negli ultimi tempi, nel centro storico di Lecce, in particolare nelle zone dove vi è la maggior concentrazione di locali serali e notturni, si sono verificati diversi casi di microcriminalità che hanno indotto a una serie di controlli straordinari messi in campo dalla Questura di Lecce, in funzione preventiva. E non solo. Sono arrivati anche un paio di provvedimenti concreti. Uno dei quali riguarda il lounge bar MiVida.

Il questore Vincenzo Modeo, infatti, ha applicato l’articolo 100 del Tuls nei confronti del locale di via Ludovico Maremonti, disponendo il decreto di sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande per dieci giorni. La notifica è stata comunicata ieri al gestore.

A monte di tutto, vi è stato il grave episodio avvenuto di notte, verso le 2,40 di domenica, di cui si è scritto nei giorni scorsi, la rapina di una collanina ai danni di un 22enne. Una ricostruzione più puntale della vicenda, ha portato a scoprire come tutto abbia avuto inizio proprio all’interno del locale, con una lite.

Dalle parole si è passati ai fatti quando, proprio davanti all’ingresso, il 22enne è stato aggredito da un soggetto che, dopo averlo spintonato, gli ha strappato dal collo con violenza una collanina dorata con crocefisso. Il giovane ha potuto fare ben poco, perché sia lui, sia due amici, in quei frangenti sarebbero stati accerchiati e minacciati – intimando loro di andarsene – da un corposo gruppo composto da una quindicina di giovani avventori del locale.

L’episodio in questione ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, perché negli ultimi periodi, nel corso di servizi di osservazione e controlli effettuati dalle forze dell’ordine, sarebbe emersa la frequentazione abituale del locale da parte di soggetti gravati da precedenti penali e di polizia. Insomma, un provvedimento era forse già nell’aria, prima ancora che avvenisse la rapina.  

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Va detto che nell’ultimo mese, nella zona compresa tra piazza Vittorio Emanuele II (meglio nota come piazzetta Santa Chiara), via Maremonti e via Ascanio Grandi, si sono verificati altri episodi particolari, fra cui un’altra rapina di una collanina d’oro ai danni, in quel caso, di un 31enne, aggredito con particolare foga, tanto da riportare una grave frattura maxillo-facciale, con prognosi di trenta giorni.

Emesso il Dacur per 25enne senegalese 

Il secondo provvedimento ha riguardato il 25enne senegalese arrestato il 19 novembre scorso dopo una serie d’intemperanze, sempre in piazzetta Santa Chiara. Al giovane straniero è stato notificato il Dacur (adottato a seguito del recente Decreto Caivano), ovvero il divieto di accedere e di stazionare presso gli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande di alcune vie della “movida”, e nello specifico la già citata piazzetta.

Come si ricorderà, il 25enne è stato fermato nella circostanza dai poliziotti della Sezione volanti per resistenza, minaccia a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato, nonché denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale, violenza privata, percosse. Tutto nato da una lite con un altro straniero, riuscito a scappare, degenerata, fino ad arrivare a lanciare tavoli e sedie, aggredire il dipendente di un locale a pugni e, poi, anche uno dei poliziotti intervenuti.

Il provvedimento, della durata di 18 mesi, è stato emesso dal questore dopo l’istruttoria della Divisione anticrimine. Le condotte del 25enne sono state ritenute pericolose per la sicurezza urbana, dato che si sono verificate nelle immediate vicinanze di numerosi esercizi pubblici, in una zona notoriamente centro di aggregazione soprattutto di giovani. Ad aggravare il quadro, anche l’orario in cui si sono svolti i fatti, ovvero nel pomeriggio di domenica 19 novembre. In quel momento erano presenti anche tante famiglie con figli minori e si è creato il panico.

Quanto agli altri controlli, svolti da vari reparti della Questura, con il supporto di una pattuglia della polizia locale, nella giornata di ieri sono stati ispezionati nove locali, identificate 170 persone di cui 40 minorenni ed elevate sette sanzioni ai sensi del codice della strada ad altrettanti locali per aver occupato il marciapiede senza garantire una zona adeguata alla circolazione dei pedoni.

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