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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Castrignano del Capo

“Barca in avaria”. La richiesta di aiuto, il soccorso nel Canale d’Otranto di 83 migranti

L'arrivo nella notte. Si sono mossi mezzi della guardia di finanza e della capitaneria di porto per individuare la barca a vela al largo di Castro e trasferire a terra gli stranieri, tutti del Vicino Oriente, nel porto di Santa Maria di Leuca. Nel gruppo anche minori non accompagnati

SANTA MARIA DI LEUCA – Ottantatré migranti sono stati soccorsi nella tarda serata di ieri, dopo che è partita una richiesta di aiuto, presumibilmente dalla stessa imbarcazione in cui si trovavano. Una chiamata ha raggiunto il 112, numero di pronto intervento dei carabinieri, intorno alle 21. La barca a vela sulla quale viaggiavano aveva il motore in avaria. Il nutrito gruppo di stranieri, composto da uomini, donne e minori, in quel momento era al largo delle coste di Castro, nel Canale d'Otranto.

Per intercettare l’esatta posizione della barca a vela è stato necessario l’invio di un elicottero della Sezione aerea di Bari della guardia di finanza. Dopodiché, si sono mosse le motovedette del Reparto operativo aeronavale di Bari e le Sezioni operative navali delle “fiamme gialle” di Otranto e Gallipoli.

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Nel frattempo era stata ovviamente informata la prefettura, per predisporre tutto l’intervento anche da terra. Come zona per l’attracco è stato scelto il porto di Santa Maria di Leuca, mentre per la prima accoglienza si è optato per Masseria Ghermi, a Lecce. Il trasbordo è stato effettuato con l’ausilio di due mezzi inviati dalla Capitaneria di porto. A terra i migranti sono arrivati intorno alle 2 di notte. Sono stati rifocillati e visitati dai volontari della Croce rossa italiana del comitato di Lecce, con i supporto di vari altri servizi, fra cui i sanitari dell’Usmaf.

Il gruppo era composto da 42 iraniani, 39 iracheni e due afgani. Fra questi, 57 gli uomini, undici le donne e quindici i minorenni, di cui ben nove senza accompagnamento. Le indagini per ricostruire la rotta e la località di partenza sono ora in mano al pool antimmigrazione della procura. Al momento non sarebbero stati individuati scafisti. È possibile che siano riusciti ad allontanarsi con qualche altra imbarcazione prima dell’arrivo delle motovedette.

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L’ultimo sbarco noto sulle coste salentine risale al 26 agosto scorso, vicenda peraltro anomala: quel giorno era arrivata appena una dozzina di persone, di origine siriana, nel corso di quello che non era sembrato un viaggio organizzato dai soliti gruppi criminali che gestiscono i traffici, ma in autonomia. Per risalire a un evento più simile a quello della notte appena trascorsa, bisogna andare ancora più indietro nel tempo, al 5 agosto, quando a Leuca approdarono in 79.   

È un fenomeno diradatosi notevolmente, quello degli sbarchi sulle coste della provincia di Lecce, rispetto agli anni passati, forse anche per effetto delle indagini partite proprio dal Salento e che hanno tagliato la testa a diverse organizzazioni attive sulla tratta balcanica. Anche per questo ha colpito quanto avvenuto nella notte. Si è scelto un momento in cui sta imperversando il maltempo, tant’è che il soccorso è avvenuto in condizioni piuttosto complesse, con tutti i rischi connessi.

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